TRE LABORATORI PER PRESENTARE IL LIBRO “LA PELLE CHE VIBRA” DI GIORGIO BORGHINI

TRE LABORATORI PER PRESENTARE IL LIBRO “LA PELLE CHE VIBRA” DI GIORGIO BORGHINI

Trent’anni di esperienza con le percussioni  sono raccolti in “La pelle che vibra”, il libro di Giorgio Borghini pubblicato da Voglino Editore Torino che viene presentato in tre appuntamenti  all’interno della programmazione di “Aspettando Poliritmica – Festival di Percussioni”, diretto da Davide Merlino. Ciascuna presentazione, a partecipazione libera, è l’occasione per sperimentare direttamente uno dei laboratori contenuti nel libro.

Giovedì 14 marzo ore 17 Libreria Alberti: Laboratorio di Percussioni non convenzionali.   Un laboratorio con strumenti di recupero per concentrare l’attenzione sulle potenzialità ritmiche di ognuno. Una pratica didattica esemplificata che permette di acquisire figure ritmiche diverse in tempi brevissimi. Il laboratorio può risultare molto interessante per gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia e Primaria perché declinabile nella propedeutica musicale per bambini. Vengono forniti strumenti non convenzionali per tutti.

Mercoledì 20 marzo Biblioteca Civica Ceretti ore 21: Drum Circle.   I partecipanti, disposti in cerchio, vengono accompagnati e facilitati in un percorso di crescita. Ognuno scopre le proprie potenzialità espressive condividendo il linguaggio ritmico universale, traendo beneficio dai continui rinforzi positivi e dalla conferma del proprio ruolo nel gruppo. Vengono forniti tamburi e altre percussioni per tutti.

Sabato 23 marzo Libreria Spalavera ore 21: Laboratorio di Improvvisazione Il laboratorio ha inizio con una presentazione degli strumenti a percussione tra i più svariati: gong, piatti, bronzi, legni, tamburi, campane, shaker… I partecipanti avranno modo di sperimentare i diversi oggetti sonori in tutte le loro possibilità di impiego, fino a dare luogo ad alcune improvvisazioni di gruppo. Cosa significa “suonare insieme”? Lo scopriamo attraverso l’esperienza pratica.

La pelle che vibra      Il libro è rivolto a tutti coloro che svolgono, o desiderano svolgere, attività di gruppo con tamburi, percussioni e strumenti non convenzionali: insegnanti, educatori, animatori, musicoterapeuti, e tutte le persone curiose che vogliono raccogliere l’eredità di un’importante esperienza verbanese.   Borghini affronta il linguaggio del ritmo utilizzando schemi di lettura estremamente semplici al fine di rendere tutte le proposte comprensibili ed applicabili anche da chi, pur non avendo studiato musica precedentemente, desidera avvicinarsi e crescere nella pratica delle percussioni.   Moltissime sono le proposte pratiche, raccolte in quattro aree di laboratorio, che scaturiscono da esperienze vissute in campo sociale, educativo e riabilitativo, tuttora applicate in percorsi formativi. I laboratori educano a decentrare l’attenzione su di sé, ad ascoltare, a stabilire i codici di comunicazione sonoro/musicali ed a condividerne gli aspetti emozionali. Il lettore trova contenuti di metodo, schemi per la pratica ritmica, approfondimenti, idee originali e loro estensioni, per sviluppare creativamente le proprie attività. E’ compreso un contributo di Stefano Navone, musicoterapeuta, formatore e supervisore dell’Associazione Italiana professionisti della Musicoterapia, presidente dell’associazione In Arte Salus.

Giorgio Borghini      Nato a Verbania nel 1960. Trasferitosi a Milano a 25, anni inizia a studiare percussioni afrocubane e africane. Ha un diploma di laurea in Relazioni Pubbliche (I.U.L.M.) e un diploma in Musicoterapia; undici anni di esperienza lavorativa nel campo pubblicitario e venti nella animazione in campo geriatrico. Come Musicoterapeuta ha lavorato negli ambiti geriatrico, neuropsichiatria infantile, psichiatrico e tossicodipendenze. Per 16 anni promuove “La pelle che vibra”, progetto che si sviluppa in corsi, seminari e Drum Circle. Collabora con In Arte Salus – Schio (VI) e la Scuola di Musicoterapia Isoinsieme Centro Musicoterapia Benenzon Italia (Torino). E’ un facilitatore di Drum Circle VMC secondo il modello di Arthur Hull.

Nelle foto Giorgio Borghini e il libro

 

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