TRE NUOVI CASI DI TRUFFE INFORMATICHE IN POCHI GIORNI

TRE NUOVI CASI DI TRUFFE INFORMATICHE IN POCHI GIORNI

Negli ultimi giorni si sono verificati nuovi casi di truffe on line. Cambiano le persone coinvolte, cambia l’oggetto usato come “specchietto per le allodole”, ma l’esito di una truffa informatica è sempre il conto corrente alleggerito e tanta amarezza da parte di chi si accorge di essere stato raggirato. Tre i casi in pochi giorni e ciò evidenzia le dimensioni del fenomeno.  Il circuito di vendita online  offre senz’altro all’acquirente numerosi vantaggi, ma è un dato di fatto che tra tanti venditori onesti si nascondono truffatori resi ancora più audaci dal parziale anonimato assicurato da contatti “a distanza”.

Una ragazza di Verbania, tramite un noto sito di annunci on line, risponde ad un’ inserzione per un appartamento di Pallanza da prendere in affitto. Viene richiesto il pagamento anticipato di due mensilità , più una caparra di 300 euro, per un totale di 900 euro che l’ignara cliente provvede a versare sul conto corrente bancario di un residente in Irlanda. Il giorno seguente la cliente riceve un avviso che il pagamento non ha avuto buon fine e viene invitata a versare nuovamente l’importo. La donna si insospettisce chiedendo maggiori spiegazioni al beneficiario del primo versamento e comprende di essere incorsa in una truffa.

Analoga truffa, qualche giorno dopo, in danno di una donna residente ad Omegna la quale , interessata all’affitto di un appartamento a Londra, ha effettuato un versamento di circa 2.000 euro tramite bonifico ad una fantomatica “Agenzia immobiliare”, pattuendo che le chiavi della casa le sarebbero state recapitate a Londra. Il giorno prima della data stabilita per la consegna, l’”Agenzia” comunica alla cliente che le chiavi risultavano bloccate alla dogana e per svincolarle sarebbe stata necessario effettuare un ulteriore versamento. Solo dopo infruttuose mail di spiegazioni, la donna ha compreso di essere stata vittima di un raggiro.

E’ andata invece meglio ad un uomo residente ad Omegna il quale ha risposto ad un annuncio on line di offerta di lavoro come cameriere  presso un albergo all’estero, ma ad una verifica effettuata sull’albergo ha appreso che le offerte di lavoro presso quella struttura erano state segnalate da altri utenti come tentativo di truffa.

La Questura ribadisce che il buon senso dovrebbe sempre indurre a preferire siti affidabili per gli acquisti, cosi come per offerte di lavoro o di affitti di immobili: imprenditori con una struttura di vendita organizzata, che sono sul mercato da tempo e che hanno raccolto numerosi feedback positivi da parte degli utenti. È di tutta evidenza che il venditore “individuale”, il privato che vende ad un altro privato, per intenderci, offra minori garanzie all’acquirente di turno.

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata.