TRUFFATORE IN TRASFERTA INDIVIDUATO E DENUNCIATO DAI CARABINIERI

TRUFFATORE IN TRASFERTA INDIVIDUATO E DENUNCIATO DAI CARABINIERI

I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Domodossola hanno denunciato in stato di  libertà un quarantenne, proveniente dall’hinterland di Napoli, per un tentativo di truffa ai danni di un  60enne residente nel capoluogo domese.  Alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di  Domodossola giungevano ieri  numerose segnalazioni da parte di cittadini, di tentativi di truffa del cosiddetto “finto  carabiniere”, motivo per il quale i militari procedevano ad effettuare dei servizi dedicati per il centro  domese, al fine di cercare di individuare i responsabili. Nel transitare davanti alla stazione FS di  Domodossola l’attenzione dei militari veniva catturata da un uomo, di circa 50 anni, con aspetto  trasandato e non conosciuto come soggetto “del posto” che usciva dalla sala d’aspetto della stazione  per recarsi verso il centro città. La circostanza insospettiva i Carabinieri, facendo paventare la  pista del “truffatore trasfertista”, ossia che l’uomo potesse essere giunto a Domodossola  il giorno prima, per sostare durante la notte in stazione ed entrare in azione con la luce del giorno.  Il 50enne veniva pedinato fino a quando, dopo essere giunto dinanzi ad un portone e  suonato al citofono, entrava nell’androne con fare repentino e furtivo. Trascorsi alcuni minuti l’uomo  usciva dal condominio e i Carabinieri decidevano di entrare in azione fermando il soggetto e  procedendo al controllo. Contemporaneamente i militari entravano nel condominio individuando la  potenziale vittima a cui il sospettato aveva citofonato. Il 60enne riferiva ai militari di essere stato  contattato telefonicamente circa un’ora prima da un sedicente maresciallo dei Carabinieri  informandolo che il figlio aveva causato un incidente nel quale aveva arrecato delle ferite ad un altro  uomo e che, per non essere arrestato, doveva versare una cauzione di 9.000 euro da consegnare ad  un emissario mandato dal fantomatico maresciallo. L’azione criminosa non è stata portata al termine  in quanto la vittima, prima di consegnare il denaro al truffatore decideva di chiamare direttamente il  figlio scoprendo di fatto che si trattava di una truffa e facendo scappare il malintenzionato.  Il ravvedersi del 60enne e l’intervento dei Carabinieri hanno fatto sì che il truffatore non portasse a  termine la truffa e che venisse fermato.   Per lui è scattata la denuncia penale alla Procura della Repubblica di Verbania per il reato di tentata  truffa aggravata. Lo stesso, lasciando la caserma domese ha dichiarato ai carabinieri che non sarebbe  più tornato perché aveva preso troppo freddo, riferendosi non solo alla notte passata in stazione ma  anche al fallimento dell’azione criminosa.

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