
Si è concluso l’ultimo capitolo della vicenda penale relativa all’indagine “Pepe amaro”, che nel febbraio 2019 aveva visto numerose persone indagate per un’attività di spaccio di sostanze stupefacenti a Pallanza. Tra le persone coinvolte c’era anche Tarik Semami, che a Pallanza svolge l’attività di parrucchiere da diversi anni. Assolutamente convinto della propria estraneità alle accuse contestate, aveva scelto di andare a dibattimento escludendo qualsiasi rito alternativo e ora, a conclusione del processo, Semami è stato assolto dal Tribunale per non aver commesso il fatto. L’avvocato difensore Massimo Manzini esprime grande soddisfazione per il proprio assistito che ha visto riconosciuta la propria innocenza al termine di un dibattimento nel quale lo stesso Pubblico Ministero ha chiesto la sua assoluzione ritenendo infondato ogni addebito.
La vasta operazione antidroga denominata “Pepe amaro” coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Gianluca Periani era stata resa nota in Questura. Aveva portato la Polizia a sgominare un vero e proprio sistema criminale italo-marocchino organizzato per la vendita al dettaglio di droga a studenti, professioni, imprenditori e altri cittadini della Verbania bene; piazza Gramsci di Pallanza e zone circostanti erano diventate un’area in cui i malviventi pensavano di operare tranquillamente spacciando in pieno centro come in una sorta di “zona franca” utilizzata per i loro traffici illeciti. Tutto in sostanza configurava un sistema criminale organizzato su scala “imprenditoriale”, ma la Polizia dopo lunghe indagini era venuta a capo dell’organizzazione con 20 arresti cautelari di cui 9 in carcere, 11 ai domiciliari, inoltre 6 persone sottoposte all’obbligo di firma e 3 denunciate.
Nella foto la presentazione in Questura dell’operazione “Pepe amaro”