
Tutto come previsto. Gli ultimi sviluppi della questione ospedaliera del Vco ridanno fiato ai sostenitori delle opposte tesi del nuovo ospedale unico e del mantenimento del doppio ospedale. A quest’ultimo proposito ecco di seguito il COMUNICATO STAMPA / APPELLO dal titolo OSPEDALI VCO: SI TORNA ALL’OSPEDALE UNICO? ABITANTI DELLA PROVINCIA FIGLI DI UN DIO MINORE?, inoltrato da Giorgio Tigano, responsabile Nazionale Settore Sanità del Movimento Sociale Fiamma Tricolore e consigliere comunale di Verbania, al Ministro della Salute, all’Assessore alla Sanità Regione Piemonte e a tutte le forze politiche, locali, regionali e nazionali , affinché la riorganizzazione ospedaliera del Vco venga programmata , non solo secondo aridi studi statistici e considerazioni economiche, ma tenendo conto delle peculiari condizioni geografiche, della densità della popolazione, della viabilità e trasporti pubblici e soprattutto della organizzazione sanitaria territoriale che non può prescindere dalle scelte dei presidi ospedalieri in un’ottica di integrazione e collaborazione:
Sono di questi giorni le indiscrezioni di stampa secondo cui il Comitato Tecnico del Ministero ribalterebbe le decisioni della Regione Piemonte di realizzare la ristrutturazione degli Ospedali di Verbania e Domodossola e di tornare all’ipotesi di Ospedale Unico. Il tutto, sempre secondo indiscrezioni, sarebbe giustificato dai parametri previsti dal DM 70/2015 che regolamenta gli standard della rete ospedaliera. Pur non essendo possibile una valutazione sulle deliberazioni non ancora pubblicate di tale Comitato, alcune considerazioni politiche sono già possibili:
1– Tale eventuale decisione a favore di un Ospedale Unico sarebbe giustificato dal rispetto dei Parametri del DM 70/2015 che, per popolazione di 160.000, prevede un solo Ospedale di 1° livello con DEA. Questo basandosi su mere considerazioni statistiche e senza tener conto della peculiarità della provincia VCO con aree montane, popolazione sparsa e seri problemi di viabilità e trasporti. Nel caso le indiscrezioni trovassero conferma si dovrebbe però spiegare la diversità di offerta dei servizi sanitari rispetto alla contigua provincia di Novara. Con una popolazione di 360.000 abitanti e senza particolari problemi di viabilità in tale provincia sono operativi un ospedale di 2° Livello a Novara (che secondo il Dm 70 sarebbe possibile solo per popolazione tra 600.000 e 1.200.000 abitanti) e un Ospedale di 1° livello a Borgomanero con rispettivo DEA a soli 30 km da Novara. Pur riconoscendo la necessità di queste due strutture Ospedaliere in provincia di Novara, appare stridente la diversità di offerta sanitaria rispetto ai residenti del Verbano-Cusio-Ossola che come “figli di un Dio Minore” subirebbero i disagi derivanti da un unico nosocomio come punto di riferimento.
2– Se non sono da considerare futili i richiami del DM 70 sulla necessità di integrazione e collaborazione tra Ospedali e territorio, come si fa a decidere sulla sostituzione dei due ospedali operanti quando la situazione della assistenza territoriale del Vco è allo sbando? Inutile ricordare che Domodossola e Verbania garantiscono nei loro presidi la quasi totalità delle prestazioni ambulatoriali che sul territorio non esistono se non in ambito privato. Ciò è possibile anche grazie all’opera dei medici che all’interno dei due nosocomi garantiscono contemporaneamente attività di reparto e ambulatoriale per esterni. Dunque non si può decidere il numero di ospedali prima ancora di realizzare una rete territoriale adeguata (poliambulatori specialistici, Pronti Soccorso strategicamente dislocati, attività diagnostica ecc.). Solo quando vi sarà operatività di tali presidi territoriali si potrà decidere su numero e collocazione degli ospedali. L’Ospedale Unico risolverà la carenza di medici e infermieri nel VCO? Si facciano bene i conti sul numero di operatori sanitari indispensabili per un unico ospedale di oltre 300 posti letto e dei presidi territoriali autonomi! A meno che non si voglia concentrare tutto (Dea, attività di reparto, diagnostica, ambulatoriale territoriale) in un unico Presidio provinciale, assurdità che peggiorerebbe ulteriormente i gravi disagi già in essere.
3–La stampa locale riferisce sulla convinta adesione della classe medica del VCO all’opzione dell’Ospedale Unico. A riprova di ciò si fa riferimento alla raccolta di firme organizzata dall’Ordine dei Medici del VCO che conta la sottoscrizione di circa 130 professionisti all’appello per un ospedale unico. Pur nel massimo rispetto delle opinioni dei colleghi firmatari si fa presente che l’Ordine del Vco conta circa 1000 iscritti e una percentuale del 13% non è certo rappresentativa della intera classe medica locale.
NELLA FOTO Giorgio Tigano
Malgrado tutte le cariche ricoperte, la sensazione è che non sappia di cosa stia parlando…… l’unica certezza è che la colpa di tutto ciò è di chi attualmente ci governa.
Considerato che dopo 50 anni di professione medica non so di cosa parlo attendo con ansia che l’esperto esca dall’anonimato e mi illumini sull’argomento.
La considerazione fatta sull’ospedale di Novara con DEA di secondo livello la trovo oltremodo discutibile. In effetti dire che tali strutture siano possibili solo per una popolazione che parte da 600000 abitanti è giusta, è sbagliato considerare che su tale ospedale gravitino solo gli abitanti della provincia novarese. Tutti i pazienti del VCO con particolari patologie gravi vengono impacchettati e mandati a Novara, probabilmente per evidenza geografica anche quelli di Vercelli il cui ospedale è di primo livello. Poi parlare di due ospedali del VCO lo trovo molto impreciso, non sono due ospedali ma uno dei due è semplicemente una succursale, è facile intuire quale dei due. In effetti per fare una risonanza magnetica, pur ricoverati al Castelli, bisogna andare a Domo, emodinamica è a Domo, immagini un infartato di Cannobio che arrivato al pronto soccorso di Verbania, dopo essere stato stabilizzato, viene caricato su una ulteriore ambulanza e mandato a Domo, sempre se c’è posto. Inoltre la domanda sorge spontanea, se il ministero dovesse veramente esprimere parere negativo ma la politica riuscisse a mantenere i due presidi, come farebbe a giustificare il mantenimento dei due DEA? Credo che a parole sarebbe molto difficile. Potrei anche sbagliare, io non ho certezze. P.s. è inutile palesare la mia identità, non ho scelto di essere una persona pubblica. Mi presento quando vado a votare, per adesso sono minoranza ma chissà in futuro. Vedo e sento tanta gente stufa di questa situazione, spero si palesino anche loro……..
Questa è una base di ragionamento su cui si può discutere e non certo quella di sminuire qualunquisticamente le opinioni di chi ha ha vissuto sulla propria pelle professionale e personale le vicissitudini in ambito sanitario. Se avesse letto attentamente le mie considerazioni avrebbe compreso una delle motivazioni più importanti: un ospedale deve essere centro di riferimento in una organizzazione territoriale funzionante? E secondo lei nel vco esiste una organizzazione territoriale? Solo se questa è efficiente si può pensare ad un ospedale unico, il quale per funzionare assorbirebbe tutte presenze mediche disponibili. E sul territorio chi ci mettiamo? Questo è il punto fondamentale su cui ragionare. Allo stato attuale non si può prescindere da due ospedali che garantiscono servizi globali anche al territorio. Su 2 dea si può anche discutere. Un pronto soccorso attrezzato con medici motivati può svolgere un ottimo servizio. Un ultima considerazione. Tutti pensano che una struttura di “eccellenza” possa fare la differenza. Bene in quasi 51 anni ho decine di esempi (due vissuti in famiglia) di pazienti rovinati in centri di eccellenza per superficialità. Non si è capito che l importante è la preparazione e lo scrupolo di un medico e non certo dove lavora. Mi creda. Per finire l anonimato non è mai la scelta migliore. È roba da “leoni da tastiera” e visto il suo ultimo ragionamento non mi pare il suo caso. Cordialità
La rassicuro sul fatto che il mio commento non era teso a sminuire l’altrui opinione ma è frutto della fretta che a volte si impossessa delle nostre digitazioni su tastiera. Per far capire il proprio pensiero ci vuole tempo e riflessione, tempo che non sempre si ha a disposizione. Tornando al nostro ragionamento, però, lei non fa altro che confermare le mie critiche rispetto la gestione dell’attuale governo regionale. Perchè di questo si tratta. Rispetto la gestione della sanità della nostra provincia l’unica decisione presa è stata la cancellazione del progetto dell’ospedale unico baricentrico a Ornavasso. Progetto già approvato e sopratutto finanziato, si può disquisire su tutto tranne che il problema ospedale non sarebbe risolto. Progetto che avrebbe necessitato di alcuni anni per essere portato a termine, tempo che si sarebbe dovuto investire per creare quella rete di servizi tesi a supportare l’ospedale stesso, insomma vede che un punto di incontro tra persone che ragionano si trova spesso? Ad oggi nessuno dei progetti prospettati dalle giunte Cirio per il vco è partito, se non è sinonimo di fallimento questo……. Leone da tastiera? Comunque grazie per il complimento. Ricambio la cordialità.