
Più di cento insegnanti hanno partecipato alla prima giornata di formazione, tenutasi a Verbania, sulla Comunicazione Aumentativa Alternativa condotta da Anna Zana, logopedista e presidente del Rotary Club Gattinara, affiancata da Andrea Lux, che presiede il Club Rotary Pallanza Stresa. Nella progettualità annuale dei due club, una parte del service principale “Comunicazione Aumentativa Alternativa, un ponte per le persone” prevede proprio una collaborazione per portare avanti la formazione sull’argomento per i docenti delle scuole di ogni ordine e grado delle province di Vercelli e Verbania Cusio Ossola. La Comunicazione Aumentativa Alternativa è il termine usato per descrivere tutte le modalità che possono facilitare e migliorare la comunicazione delle persone che hanno difficoltà ad utilizzare i più comuni canali comunicativi e, tra di essi, soprattutto il linguaggio orale e la scrittura. Nata nei contesti delle disabilità comunicative complesse, questo tipo di comunicazione si sta apprezzando come supporto nella didattica. Sono quattro le sedi interessate, con circa cento persone per ogni giornata di formazione che riguarda tutti i sistemi che uniscono clinica, pedagogia e tecnologia per aiutare la comunicazione in tutti quei soggetti che ne sono sfavoriti, da chi ha subito traumi a chi ha un ritardo mentale, all’autismo e le demenze.
Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) è il termine usato per descrivere tutte le modalità di comunicazione che possono facilitare e migliorare la comunicazione delle persone che hanno difficoltà ad utilizzare i più comuni canali comunicativi, soprattutto il linguaggio orale e la scrittura. Si definisce aumentativa perché non sostituisce ma incrementa le possibilità comunicative naturali della persona. Si definisce alternativa perché utilizza modalità di comunicazione alternative e diverse da quelle tradizionali. Si tratta di un approccio che tende a creare opportunità di reale comunicazione anche attraverso tecniche, strategie e tecnologie e a coinvolgere la persona che utilizza la CAA e tutto il suo ambiente di vita. Nata negli anni 70, in Italia si è diffusa soprattutto dopo gli anni 2000 e, grazie agli utenti con bisogni comunicativi complessi, è entrata nei contesti scolastici e sociali. Il suo utilizzo è sempre più divenuto pratica collettiva e ha permesso di scoprirne gli effetti positivi con altri soggetti: persone di L2 , fragilità neuropsicologiche (attenzione, memoria di lavoro, reperimento lessicale,…..), persone anziane, … Avendo ben chiara la differenza tra uso di pittogrammi per la comunicazione, da uso degli stessi per la didattica e in contesti sociali, la CAA fornisce strumenti di supporto alla comprensione dei messaggi negli ambienti, nelle procedure della quotidianità.
NELLE FOTO la prima giornata formativa a Verbania