UN DRAGO ALTO CINQUE METRI SUL LUNGOLAGO DI PALLANZA

UN DRAGO ALTO  CINQUE METRI SUL LUNGOLAGO DI PALLANZA
Lo spettacolo IL DRAAGO messo in scena dalla Compagnia Teatro dei Venti apre questa sera alle 22 in piazza Garibaldi sul lungolago di Pallanza VILLAGGIO D’ARTISTA 2017, FESTIVAL di Teatro Danza Performing Art Award Musica la cui terza edizione proseguirà fino al 2 luglio a Verbania, Cannobio, Invorio, Gozzano, Omegna.  Il Festival, la cui direzione artistica è affidata a Antonella Cirigliano, porta sul Lago Maggiore alcuni tra gli artisti più importanti nel panorama nazionale e internazionale delle arti performative in un evento unico, originale, che vuole mostrare al pubblico il mondo della performance, e lanciare i nuovi talenti del contemporaneo, grazie al premio internazionale CROSSaward, curato da Tommaso Sacchi.
Nello spettacolo di questa sera la più classica sfida tra il Cavaliere e il Drago è il pretesto per una performance che meraviglia i bambini e fa sognare i grandi. Lo spettacolo è liberamente tratto da “Il Drago” di Evgenij Schwarz; le atmosfere dell’opera originale, fiabesche ed infernali allo stesso tempo, prendono vita attraverso l’utilizzo delle tecniche del teatro di strada: trampoli, bastoni infuocati,  sette maschere giganti, sputafuoco, macchine teatrali, un drago alto cinque metri, cavalli e altre scenografie mobili.
 In una piccola città, da più di 400 anni, un terribile Drago alto 5 metri tormenta il popolo rendendolo pazzo di paura. È un drago che cambia sempre aspetto: una volta si presenta come Bestia, un’altra come Uomo e solo raramente come vero Drago sputafiamme. Ogni anno, per non bruciare la città e mangiarne gli abitanti, il Drago vuole ricchi doni e grandi offerte. E come offerta più preziosa pretende una fanciulla, giovane, fresca, profumata, che prende tra i suoi artigli, trascina nella sua tana e nessuno vede più. Ma come insegnano le fiabe: “per ogni Drago c’è un Cavaliere che lo ucciderà”. Sarà forse Lancellotto a sconfiggere il Drago o il popolo a ribellarsi? Anche questa volta “tutti vissero felici e contenti” o c’è di peggio alle porte della città?

Nella foto una fase dello spettacolo

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