UN ROMANZO CHE FA LA DIFFERENZA

UN ROMANZO CHE FA LA DIFFERENZA
Da AMALAGO,  associazione verbanese per la promozione artistica e culturale del Lago Maggiore, riceviamo la seguente nota  relativa a un evento di supporto al progetto ” Genny – A Muso duro ” voluto e realizzato dall’autrice Sibyl von der Schulenburg, scrittrice e imprenditrice nel settore telecomunicazioni,  e pensato per sostenere la donazione di una speciale sedia a rotelle di ultima generazione, progetto che sta molto a cuore alla associazione.

Sabato scorso a villa Frua a Stresa si è svolto il  secondo evento di donazione di una speciale sedia a rotelle di ultima generazione legato al  progetto letterario filantropico “Genny – A muso duro”. 

Il progetto, voluto e realizzato dall’autrice Sibyl von der Schulenburg, poggia sul romanzo “A muso  duro”, 2022, Golem Edizioni. È la storia di un atleta equestre finito in sedia a rotelle che dovrà  combattere per riconquistare una vita dignitosa. 

“Questo romanzo mi ha permesso di raccontare la quotidianità di alcuni disabili, persone a cui  sono spesso negati diritti fondamentali per il solo fatto di non poter camminare. Il personaggio di  questo romanzo passerà attraverso le forche della pietà che non vuole, dell’emarginazione e della  negazione della sua sessualità”, dice l’autrice. “Sulla sua strada troverà tanti ostacoli ma anche  persone, e animali, che l’aiuteranno a riconquistare una sana immagine di sé. Un ruolo speciale lo  giocherà un dispositivo autobilanciante, una sedia a rotelle, che gli cambierà la vita.” La sedia di cui si parla è una meraviglia della tecnologia inventata da Paolo Badano, un savonese  rimasto paraplegico in seguito a un incidente. Dopo aver visto un Segway, il dispositivo a due ruote  con il maniglione centrale che andava di moda qualche tempo fa, Paolo ha intuito che quella  tecnologia avrebbe potuto fare miracoli al servizio dei disabili. E così ha costruito artigianalmente  la prima Genny, una sedia a rotelle su due ruote che si manovra con lo spostamento del peso e un  lieve tocco su una piccola consolle centrale. Ora il dispositivo è in produzione, ma è ancora molto  costoso e fuori dalla portata della maggior parte dei disabili. 

La prima donazione, raggiunta grazie ai diritti d’autore e a donazioni, era stata fatta nel 2022  all’atleta paralimpica Giulia Ghiretti durante un evento al museo Ferrari a Modena. Questa volta, invece, la fortuna è toccata a Fabio Callandrone, un malato di sclerosi multipla, padre di famiglia. “Una Genny fa la differenza” ha detto mentre commosso si spostava dalla sua sedia a  rotelle sulla Genny. “Già essere più alti e poter guardare in faccia la gente con cui si parla aumenta  terribilmente l’autostima e potrò muovermi con in braccio mio figlio. Non parliamo poi dei tanti  altri vantaggi.” 

L’evento, che si è svolto sotto l’egida dell’associazione culturale Amalago, ha visto anche la  partecipazione di artisti, imprenditori e politici, un nutrito gruppo di persone che si sono  emozionate scoprendo un mondo a loro del tutto nuovo.  

Tra i partecipanti anche il maestro Roberto Cacciapaglia che ha suonato un suo brano al pianoforte  oltre al giovane maestro Alfonso Di Rosa che ha contribuito all’evento di beneficenza con  l’esecuzione di sue composizioni. Vari i sostenitori tra cui Lagobava con i suoi vini, lo chef Agostino  Sala, Luigi Guffanti formaggi, BIG Ciaccio Broker e Télefo S.p.A., società in telecomunicazioni tra i  primi a credere in questo progetto. 

È iniziata la raccolta fondi per un’altra Genny da donare. Mettere sotto l’albero di Natale “A muso  duro” potrebbe servire sia a leggere un buon romanzo che aiutare il progetto.

Nella foto Sibyl von der Schulenburg

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