In occasione dell’ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE, sarà inaugurata martedì 25 marzo alle ore 18 al Collegio Ghislieri di Pavia, la mostra documentaria “Soffro l’attesa” dedicata a Licinio Oddicini studente, giornalista, partigiano. L’evento rientra nell’ambito del ciclo di appuntamenti Primavera di libertà organizzato dal Collegio Ghislieri e dall’Istituto pavese per la storia della Resistenza. La mostra dedicata all’omegnese Licinio Oddicini, studente dell’Università di Pavia, partigiano-giornalista in Ossola è realizzata dalla Casa della Resistenza di Verbania e curata da Paola Giacoletti (biografa di Licinio Oddicini) e da Andrea Pozzetta e nasce dall’idea di esporre l’archivio del giovane partigiano, conservato alla Casa della Resistenza di Fondotoce e composto da diari, fotografie, lettere, poesie, documentazione scolastica e giornalistica. La mostra dopo Pavia sarà portata nella provincia del Vco; è realizzata con il contributo della famiglia Oddicini, con il patrocinio dell’Anpi Vco e Omegna e del Museo Partigiano “Alfredo Di Dio” di Ornavasso, che conserva alcuni oggetti e cimeli appartenuti al giovane resistente.
Originario di Omegna, studente universitario, sottotenente di complemento, partigiano dopo l’armistizio dell’8 settembre ’43, Licinio Oddicini ha contribuito alla Resistenza progettando e realizzando giornali partigiani come “Il Crivello”. Durante la repubblica dell’Ossola, Oddicini fu addetto stampa per la Giunta provvisoria di governo e redattore del giornale “Liberazione” al fianco di Mario Bonfantini. Ospitato nei campi di internamento svizzeri dopo la caduta della zona libera, Oddicini rientrò in Italia al seguito delle Brigate Matteotti e morì in combattimento a Milano il 25 aprile 1945 mentre tentava di liberare i detenuti politici del carcere di San Vittore. Nel 1946, il rettore dell’Università di Pavia, Plinio Fraccaro, gli conferirà la laurea ad honorem in Chimica. «Metteremo in mostra numerosi documenti, tra cui la corrispondenza epistolare con Gianfranco Contini – dichiara Andrea Pozzetta, direttore scientifico della Casa della Resistenza -. Saranno esposti anche i manoscritti poetici di Oddicini, con la lirica “L’attesa”, scritta durante la guerra, da cui è tratto il titolo della mostra. È il nostro modo per ricordare la storia esemplare e atipica di un giovane partigiano che operò tra Pavia e le valli ossolane».
NELLA FOTO Licinio Oddicini

