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UNA MOZIONE SUI TRASPORTI PUBBLICI

UNA MOZIONE SUI TRASPORTI PUBBLICI

Ci auguriamo che la maggioranza vorrà votare a favore, poichè il miglioramento del trasporto pubblico è un obiettivo trasversale che dovrebbe unire tutte le forze politiche della città.   E’ questo l’auspicio espresso dalla lista Verbania Civica, Volt, Socialismo XXI Secolo a proposito della mozione sul trasporto pubblico che viene discussa domani in consiglio comunale e sulla quale ha raccolto anche l’adesione di PD e Verbania Si Prende Cura.  La mozione richiama alcuni interventi concreti e fondamentali: monitoraggio digitale delle corse e comunicazione in tempo reale di eventuali ritardi agli utenti; attivazione della biglietteria elettronica e possibilità di acquisto di biglietti tradizionali a bordo senza sovrapprezzo; maggiore chiarezza e accessibilità degli orari delle linee urbane, migliorando la consultazione anche per turisti, con implementazione della lingua tedesca; geolocalizzazione degli autobus e integrazione delle corse con Google Maps; riqualificazione delle fermate, con installazione di coperture, panchine e affissione di orari leggibili; potenziare l’accessibilità dei mezzi per le persone con disabilità; standardizzazione dei dati orari per integrarli nei sistemi digitali di navigazione.  Questi punti sono perfettamente in linea con quanto Volt ha proposto fin dalla campagna elettorale e continua a portare avanti con determinazione da 12 mesi a questa parte. Come prima azione concreta e immediatamente realizzabile a seguito dell’approvazione della mozione, propone di dare priorità all’integrazione gli orari di VCO Trasporti in Google Maps: Questa scelta presenta numerosi vantaggi, è tecnicamente semplice e rapida da realizzare (pochi giorni di lavoro per un fornitore web esperto), ha un costo economico contenuto. Migliorerebbe in modo immediato l’esperienza di mobilità per cittadini e turisti, che usano Google Maps come principale strumento di navigazione urbana.

  1. Alberto Spriano 27 Aprile 2025, 21:55

    Il problema che affligge la mobilità del nostro territorio non risiede tanto nell’organizzazione del trasporto pubblico in sé, quanto nella soffocante intensità del traffico veicolare. Questa congestione è una diretta conseguenza dell’inadeguatezza dell’infrastruttura stradale esistente – basti pensare alla litoranea, risalente a un periodo compreso tra il 1846 e il 1868 – e della miope soppressione di infrastrutture di trasporto intelligenti e sostenibili. Tra queste spicca la scomparsa della tranvia Intra-Omegna, un esempio virtuoso di trasporto pubblico piemontese che, dal 1910 al 1946, connetteva efficacemente Intra, Pallanza e Omegna attraverso un tracciato in sede propria che oggi supererebbe le criticità del traffico se solo fossero liberi dalle costruzioni quei sedimi lungo i binari di un tempo.

    A questo errore strategico si è aggiunta la progressiva marginalizzazione e soppressione degli scali della navigazione lacustre, culminando nell’eliminazione di un mezzo di trasporto dalle potenzialità uniche per la nostra conformazione geografica: l’aliscafo. Proprio lui. Inventato qui, sul nostro lago dal grande Forlanini con i suoi Idrotteri che frecciavano agli inizi dello scorso secolo a 90 km/h davanti al lungolago di Pallanza.

    In questo contesto, appare evidente come il semplice tracciamento delle corse con Google Maps dei bus inevitabilmente bloccati nel traffico si riveli una soluzione parziale e di scarsa efficacia.

    Esistono, indubbiamente, alternative più valide per la rilevazione e l’ottimizzazione del servizio di trasporto pubblico, sfruttando le capacità dell’Intelligenza Artificiale. Tuttavia, ogni tentativo di miglioramento si scontra con il limite invalicabile imposto dalla congestione stradale. Fissare obiettivi di qualità del servizio, come la riduzione dei tempi di attesa, risulta vano se non si affronta prioritariamente il nodo cruciale della viabilità.

    La soluzione più logica e lungimirante risiede in un cambio radicale di prospettiva, valorizzando la sottoutilizzata via d’acqua del Lago Maggiore. Un efficiente sistema di trasporto pubblico lacustre potrebbe connettere fluidamente le principali località costiere, da Locarno a Baveno, fino ad Arona. Proprio da Baveno, strategicamente posizionata, si potrebbe implementare un sistema di hub intermodale, con autobus dedicati a servire le direzioni di Arona, Domodossola, Fondotoce e Omegna, decongestionando significativamente la rete stradale.

    È imprescindibile che la politica definisca con chiarezza il livello di qualità del servizio desiderato. Una qualità reale si traduce in tempi di attesa minimi e nella garanzia di accogliere tutti i passeggeri a bordo.

    Parallelamente, il perseguimento dell’efficienza ed efficacia del servizio deve necessariamente passare attraverso l’economicità, ottenibile ottimizzando i costi mediante una flotta di autobus flessibile. È antieconomico e inefficiente impiegare autobus da 70 posti su tratte con una domanda di soli 20 passeggeri. Questa considerazione di principio deve essere validata da una rilevazione avanzata e continua del numero di trasportati, effettuata quotidianamente e durante tutto l’anno, al fine di costituire una serie storica di dati affidabile e veritiera.

    A tal fine, si potrebbe implementare l’installazione di sensori di conteggio passeggeri all’ingresso e all’uscita degli autobus, utilizzando tecnologie di sensoristica anonimizzata come infrarossi o telecamere con analisi video (per distinguere le tipologie di utenti, pur nel rispetto della privacy), integrati con tappetini pressometrici per rilevare anche i passeggeri in piedi e fornire un quadro preciso dell’occupazione in tempo reale.

    In alternativa o in aggiunta, un sistema di bigliettazione elettronica avanzato rappresenterebbe uno strumento prezioso, non solo per semplificare l’acquisto dei titoli di viaggio, ma anche per tracciare con precisione le salite e le discese, fornendo dati dettagliati sui flussi di passeggeri per ogni tratta e orario.

    La combinazione dei dati provenienti dai sensori/ticketing con la geolocalizzazione dei mezzi offrirebbe una visione completa della domanda di trasporto, sebbene non risolva il problema primario del traffico.

    Senza una rilevazione in tempo reale del traffico stradale e un’analisi approfondita dell’utilizzo delle fermate (per identificare quelle sottoutilizzate o sovraffollate e ottimizzare la loro localizzazione e le infrastrutture), non si avranno gli elementi necessari per contenere i tempi di attesa in relazione alla congestione e agli eventuali incidenti. Di conseguenza, risulterà difficile dimensionare con precisione la flotta di autobus, evitando l’impiego di mezzi sovradimensionati su tratte a bassa domanda.

    L’Intelligenza Artificiale potrebbe certamente suggerire dinamicamente la tipologia di mezzo più adatta a una specifica linea in un dato momento, ma l’ostacolo principale del traffico persisterebbe, gravando sull’efficienza dell’intero sistema.

    L’integrazione con Google Maps rappresenta una soluzione parziale e non dovrebbe costituire l’unica strategia digitale. È fondamentale sviluppare una piattaforma dati locale integrata, che non solo raccolga informazioni sui volumi di traffico, gli incidenti, i rallentamenti e le velocità medie di percorrenza, ma che permetta anche al comune di avere il pieno controllo e la piena comprensione dei flussi di traffico e dei sistemi di trasporto.

    Qualsiasi analisi predittiva basata sull’Intelligenza Artificiale, pur analizzando dati storici e in tempo reale per prevedere la domanda, si scontrerà con la realtà ineludibile delle strade congestionate. Lo stesso vale per l’implementazione di un sistema di trasporto “on-demand” con una flotta flessibile: l’efficacia di tale sistema sarebbe significativamente limitata dal traffico.

    La priorità strategica non è Google Maps, dovrebbe essere lo sviluppo di un trasporto pubblico efficiente che sfrutti appieno la via d’acqua del Lago Maggiore per le nostre località costiere. Gli aliscafi moderni su foils rappresentano una soluzione ideale per offrire collegamenti rapidi, ridurre drasticamente la congestione stradale e promuovere un turismo più sostenibile. Per raggiungere questa efficienza, è necessario un approccio integrato che consideri la pianificazione ottimale delle rotte e degli orari, una gestione efficiente della flotta con nuovi aliscafi più performanti, l’adozione di tecnologie moderne e una gestione intelligente supportata dall’Intelligenza Artificiale. Solo attraverso una visione olistica che valorizzi le nostre risorse naturali e infrastrutturali esistenti potremo superare l’attuale impasse della mobilità.

    La visione è quella già tracciata alla fine del 2024 dalla svedese Candela che ha impresso una svolta significativa nel panorama dei trasporti tra Svezia e Danimarca, in particolare a Stoccolma, dove nell’ottobre 2024 ha inaugurato la prima linea al mondo di traghetti elettrici a idrofoil. Questa innovazione, rappresentata dal modello P-12 “Nova”, sta rivoluzionando i collegamenti tra Ekerö, un sobborgo insulare in espansione, e il cuore di Stoccolma presso il Municipio, coprendo i 15 chilometri del tragitto in poco più di mezz’ora, dimezzando così i tempi di percorrenza rispetto alle alternative tradizionali su strada o via acqua. Il Candela P-12 “Nova” si distingue non solo per essere il traghetto elettrico più rapido a livello globale, ma anche per la sua velocità di crociera di 25 nodi, la più elevata nell’intera flotta di trasporto pubblico stoccolmese. Questa tecnologia, evoluta dall’invenzione degli Idrotteri del nostro Enrico Forlanini, porta con sé notevoli benefici ambientali, riducendo il consumo energetico dell’80% rispetto alle imbarcazioni convenzionali e azzerando le emissioni, oltre a minimizzare il rumore e la scia, consentendo così velocità più elevate anche in contesti urbani.

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    • Dott. Spriano, nessuna delle nostre proposte crea contrasto con la sua analisi.
      E quando parliamo di priorità, lo usiamo in senso temporale e di convenienza economica , la sua analisi è invece strutturale.
      Adeguare immediatamente gli orari su Google Maps darebbe un beneficio immediato, un servizio concreto ai turisti, in tempi e con costi risibili; ed inoltre una volta integrati, qualsiasi siano i miglioramenti strutturali (come ad esempio la quelli suggeriti da lei) gli orari resterebbero integrati.
      È una questione di tempi e di modi :
      Nessuno nega che un investimento economico e temporale a livello strutturale per migliorare i trasporti non sarebbe basilare; ma lei più di tutti è consapevole che ci vogliono volontà, competenze, tempo e denaro e intanto cosa facciamo? restiamo con i servizi di base come erano nel 1989?
      Conosciamo bene (per lavoro e per progettualità) le opportunità che la tecnologia può dare anche sui trasporti : abbiamo contribuito alla diffusione del progetto universitario Smart road Sense oramai 10 anni fa; sappiamo bene de MSaas e l’intelligenza è uno dei nostri focus attuali (insieme ad altre tecnologie di frontiera) e saremmo ben lieti che tutto questo arrivasse a verbania.
      Ma mentre si costruiscono queste progettualità ci sembra il caso che altre soluzioni, economiche, consolidate e utilizzate siano messe a disposizione dei cittadini e turisti; tanto più che non avrebbero particolari impatti sui bilanci di vco trasporti.

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      • Alberto Spriano 28 Aprile 2025, 22:00

        L’integrazione degli orari su Google Maps rappresenta indubbiamente una soluzione informativa, utile in particolare per i turisti. Tuttavia, pur concordando l’importanza di informare sugli orari, tale intervento non incide in alcun modo sui problemi strutturali esistenti, quali il traffico, la viabilità e l’inadeguatezza delle infrastrutture stradali né tantomeno sulla qualità del servizio.

        Per qualità del servizio intendo la riduzione significativa dei tempi di attesa rispetto agli orari programmati, tenendo presente che gli orari attuali sono spesso disattesi proprio a causa delle criticità infrastrutturali menzionate. Un altro aspetto fondamentale è garantire un posto a sedere per tutti i passeggeri, specialmente durante le ore di punta.

        Ricordo che esiste già l’app “VCO Trasporti”, sviluppata da Vellons, che offre la visualizzazione degli orari e la localizzazione in tempo reale dei mezzi. Tuttavia, essendo ancora in versione beta e con una diffusione a quanto pare molto limitata, sorge il dubbio sulla sua reale utilità o sulla sua adeguata promozione. Di fatto, sembra limitarsi a indicare la posizione del bus e una stima dell’orario di arrivo, senza però incidere in quanto non garantisce alcuna puntualità sulla partenza, ad esempio, di un treno dalla stazione di Fondotoce.

        Pertanto, pur riconoscendo il valore informativo di eventuali app, il loro impatto rimane circoscritto alla mera conoscenza della situazione attuale.

        Ritengo necessario un cambio di paradigma nel trasporto pubblico locale, sfruttando le vie d’acqua esistenti lungo i comuni rivieraschi. Questo approccio implicherebbe la graduale eliminazione dei bus lungo la litoranea, a favore di un sistema di navigazione pubblica efficiente e moderno. È fondamentale sottolineare che tale sistema non dovrebbe basarsi sui datati e inquinanti battelli dislocanti del passato, lenti e voluminosi, bensì sugli attuali, agili, versatili e flessibili natanti a foils.

        L’idea di sostituire il trasporto pubblico su gomma lungo le trafficate strade litoranee con la navigazione pubblica non è inedita e ha già trovato applicazioni efficaci in contesti simili. La navigazione pubblica si configura come una soluzione valida e spesso preferibile, specialmente in aree costiere congestionate, offrendo vantaggi significativi quali la riduzione del traffico stradale, la possibilità di creare collegamenti più diretti tra le località rivierasche, un potenziale minore impatto ambientale (a seconda della tecnologia delle imbarcazioni) e un’esperienza di viaggio generalmente più piacevole e panoramica.

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        • Volt verbania 29 Aprile 2025, 8:14

          Dott Spriano, perdoni il nostro insistere. Ma per noi è un tema centrale:
          Usare un app come terza come quella da lei citata non è lontanamente paragonabile agli orari su Google Maps. È un problema di monopolio? Probabile ma bisogna averne consapevolezza.
          Come bisogna avere consapevolezza che oggi se un turista arriva a fondotoce e cerca gli orari per arrivare ad intra (e lo fa su Google Maps come il 90% di quel tipo di utenti) il sistema gli restituisce che tornare sul treno, andare a Stresa, prendere il battello e 2 ore dopo (almeno) arriva ad intra.
          Il sito web di vco trasporti è terrificante (e comunque non esiste visibilità web dello stesso )

          Ribadiamo:
          È un intervento che semplificherebbe la relazione con i turisti, dai costi ridicoli e dai tempi pressoché immediati (come eticket anche questo intervento di 1 settimana dato che i servizi già esistono e quindi vano fatti solo i contratti)
          Quale sarebbe la fatica di questa amministrazione nel votare a favore della mozione e portare avanti le nostre proposte? Non ruberebbe tempo e denaro anche alla realizzazione di quanto lei suggerisce; ma intanto si migliorerebbe il servizio per i turisti (cosa centrale nel Programma di questa amministrazione)

          Grazien

        • Alberto Spriano 29 Aprile 2025, 14:02

          È inutile insistere su aspetti informativi di base come orari, localizzazione bus e biglietto elettronico su Google Maps, la cui utilità è ovvia e indiscussa, soprattutto se l’app VCO Trasporti non soddisfa l’utenza. Implementarli è doveroso. Il vero nodo da affrontare è strategico e strutturale.
          Perché continuare a ribadire l’ovvietà dell’utilità di Google Maps, ignorando i veri problemi che paralizzano il trasporto pubblico? Concentrarsi sugli orari online e sulla localizzazione dei bus bloccati nel traffico è informativo e necessario, ma inefficace per risolvere la cronica inefficienza del servizio.
          La qualità del servizio pubblico si misura con puntualità e disponibilità di posti.
          Questi nodi cruciali non possono essere trascurati e richiedono un cambio radicale di strategia politica, non la semplice implementazione di strumenti informativi.
          Il traffico paralizzante sulle nostre coste lacustri è una realtà che impatta negativamente sulla vita di tutti.
          La politica ha il dovere inderogabile di intervenire con soluzioni strutturali, altrimenti ogni sforzo è vano.
          Se le strade sono congestionate, anche il trasporto pubblico ne è vittima, la qualità del servizio si dissolve e si perdono anche i treni.
          Per questo, la politica deve immaginare e proporre scenari di rottura, un cambio di paradigma: sostituire l’asfittico trasporto su gomma con un sistema lacuale agile, veloce, silenzioso ed ecologicamente avanzato, capace di connettere fluidamente tutte le sponde del nostro lago.
          L’esempio degli aliscafi elettrici Candela, operativi con successo nel Baltico (Stoccolma, Ekerö) e nella baia di San Francisco, e in fase di sperimentazione in altri laghi, dimostra che questa non è un’utopia.
          È un imperativo iniziare a pensare in termini strutturali, ipotizzando un progetto di fattibilità trasportistica efficace, efficiente, concreto e al passo con i tempi.
          Un sistema di trasporto pubblico lacuale ad alta velocità, basato su natanti elettrici con tecnologia foiling, rappresenta l’unica vera via d’uscita dal soffocante traffico costiero del Lago Maggiore, portando benefici concreti: riduzione di traffico ed emissioni, tempi di percorrenza minimizzati, connettività potenziata e una nuova attrattiva turistica.
          Non è difficile immaginare una vera e propria spina dorsale acquatica da Locarno a Sesto Calende, un collegamento efficiente tra Piemonte, Lombardia e Canton Ticino, con fermate e rotte che includano:
          – Canton Ticino: Locarno, Ascona, Brissago, Magadino, Minusio.
          – Piemonte: Cannobio, Cannero Riviera, Oggebbio, Ghiffa, Verbania (Intra e Pallanza), Baveno, Stresa, Belgirate, Lesa, Meina, Arona, Dormelletto, Fondotoce (snodo intermodale strategico), Feriolo.
          – Lombardia: Sesto Calende, Ranco, Ispra, Laveno-Mombello, Porto Valtravaglia, Germignaga, Maccagno con Pino e Veddasca.
          Lungo questa arteria principale, navi veloci e a basso impatto ambientale taglieranno le distanze tra i centri nevralgici (Locarno-Verbania-Stresa-Arona-Sesto Calende), riducendo drasticamente i tempi di viaggio.
          Linee secondarie capillari connetteranno i centri minori, rispondendo alle reali esigenze di mobilità.
          I vantaggi dei natanti foiling sono evidenti:
          – Velocità, il trasporto lacuale diventa competitivo con l’auto.
          – Sostenibilità reale con la propulsione elettrica a zero emissioni per un lago più pulito.
          – Comfort superiore, la navigazione é fluida e silenziosa, senza moto ondoso.
          – Impatto ambientale minimo gli approdi diretti evitano interventi invasivi.
          – Turismo potenziato, perché un sistema di trasporto innovativo come attrattiva.
          Certo, l’implementazione richiede uno studio approfondito degli interscambi con i bus verso Ossola e Cusio, tariffe integrate, gestione della flotta, orari e impatto socio-economico-ambientale. Ma la posta in gioco è troppo alta per ignorare questa opportunità strutturale.
          La politica ha il dovere di esplorare visioni strategiche come questa.
          L’esperienza positiva di Stoccolma dimostra che un trasporto pubblico lacuale ad alta velocità è una soluzione reale e vincente.
          È tempo che la politica agisca proponendo un futuro trasportistico sostenibile, efficiente e degno del Lago Maggiore, definendo scenari strutturali da discutere, altrimenti a cosa serve concentrarsi solo sull’inserimento degli orari su Google Maps, su cui siamo tutti d’accordo?

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