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UNA POLEMICA SUL TAGLIO PIANTE TRA CORSO MAMELI E PIAZZA RANZONI A INTRA

UNA POLEMICA SUL TAGLIO PIANTE TRA CORSO MAMELI E PIAZZA RANZONI A INTRA

Con rammarico si è appreso del taglio di due piante che ombreggiavano corso Goffredo  Mameli all’altezza di Piazza Ranzoni, taglio che fa  parte del progetto di riqualificazione della piazza oggetto in precedenza di critiche da parte  dall’odierna amministrazione.   Ad intervenire è Ettore Francioli, presidente del Movimento Difesa del Cittadino, lamentando il suddetto abbattimento avvenuto nel silenzio per arbusti che ombreggiavano le due panchine di piazza Ranzoni lato strada , luogo di ritrovo nelle calde giornate  estive di molti anziani di Verbania.  Anziani  – aggiunge Francioli – che si ritroveranno la prossima estate senza un luogo ove  sedersi liberamenti nella piazza, come se ormai essa dovrà diventare unicamente luogo  per attività produttive senza alcuna sensibilità verso i nonni che con i nipoti ivi si recavano per  scambiare qualche chiacchiera con gli amici di un tempo ed all’ombra di tali piante , trascorrevano  le lunghe solitarie giornate estive, luogo di incontro anche di altri cittadini che si ritrovavano  all’ombra unitamente ai lori cani stante anche la collocazione di una fontanella di acqua  per abbeverarli.  Francioli lamenta che è triste osservare come le modifiche architettoniche della  città ormai non mettano più al centro il cittadino, ma solo la produttività dei locali e si riserva la verifica del parere dell’agronomo e della necessità  dell’abbattimento.

  1. Ma vogliamo parlare dei teli in plastica sul nuovo lungolago di Intra? e dei 4 fiori secchi ?… 4 rotoli di prato verde no?…Ormai per vedere dei giardini decenti bisogna pagare…Verbania città giardino? … ma dove? attenzione verbanesi arriva ARTEMISIA che vi racconterà come dovrebbe essere il verde e la cultura del verde… a chiacchere però, la realtà della città è penosa! la manfrina è la solita, i fiori e le manutenzioni costano, invece la fontana era gratis?

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  2. La piazza del comune a Pallanza è perfettamente rifatta e verde…

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  3. Condivido tutto ciò che è stato scritto, è ovvio che il verde richiede manutenzione , ma rende la città più bella per i cittadini e per i turisti e sicuramente ne giova anche l’ambiente.. il clima..non molto ma sicuramente meglio di niente,poi forse era meglio mettere nelle aiuole piante e fiori del nostro territorio azalee camelie rododendri ecc….

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  4. Signor Paolo, scusi…non lo dica, senno’ tagliano anche quelle….
    Al Signor Marco, e’ vero i problemi di Verbania infatti sono altri, quindi per l’appunto, non capisco proprio la necessita’ e la perdita di tempo a TAGLIARE QUELLE BELLISSIME PIANTE!!! Che fastidio davano??? Forse….., perche’ vorrebbero che andassimo tutti nei bar a bere e buttare via i soldi!!! In collina e montagna le piante ci sono, per ora….., se non decidono ti tagliare a vanvera come sta’ succedendo vicino a Cappella Fina (sopra Miazzina) piante sane, ho’ controllato io di persona!!!!
    LE HANNO TAGLIATE ANCHE IN PIAZZA MERCATO, cosa che ha’ scocciato alquanto coloro che hanno giusto giusto i banchi li’ sotto al sabato e mi dicevano che, anche se non tanto folte un po’ proteggevano dal caldo.
    E anche qui’.., perche’? Per fare quelle due striscie serpeggianti per il passaggio dei pedoni? Ci spieghino come funzionano “di grazia.” E ci spieghino altresi’, scendendo dalla collina dove parcheggiare a Intra, se abbiamo necessita’ di andare in uffici vicino al lungolago, visto che hanno tolto i parcheggi nei pressi dello stesso. Non dovevano iniziare i lavori per la costruzione del parcheggio multipiano? ….finiti i soldi del Pnrr?

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  5. Non si tratta soltanto dei cittadini che non avranno l’ombra, intanto un aspetto spoglio delle nostre piazze in generale, oltre l’aria pulita che alberi contribuiscono.

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    • ma se la montagna appena sopra è tutto un bosco: due o tre alberi in meno aumentano l’inquinamento? ma per favore, fate ridere i polli! ;))))

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  6. Alberto Spriano 11 Ottobre 2025, 9:47

    Verbania, città che si vanta dei giardini ne ha ben pochi per gli standard di legge.
    D’estate le nostre piazze scottano, i selciati sono forni, merito delle amministrazioni che hanno posato lastre impermeabili e cementi architettonici senza pensare agli effetti climatici ed ambientali. Il consumo di suolo e l’impermeabilizzazione non sono modernità, è pura e semplice ignoranza.
    Le Nature Based Solutions non sono mode da convegno, sono soluzioni pratiche e a basso costo. Verbania, con il suo lago e i rischi idrogeologici, è un laboratorio ideale: aree verdi urbane sul lungolago, aiuole profonde, bioswale, filari di alberi e tetti verdi che trattengono pioggia, filtrano e riducono il caldo. Piazza Garibaldi e Piazza Ranzoni non sono graticole per plateatici; la mancanza di alberi che ombreggiano è un atto di superficialità che toglie ai Verbanesi il diritto elementare di stare all’ombra.
    Il verde è capitale: crea lavoro, attenua le ondate di calore, tutela il suolo. Chi governa scelga: coprire tutto di pietra o progettare città vive.
    Introduciamo un “esame verde” per ogni opera pubblica: quanta acqua assorbe, quanta ombra regala, quanta biodiversità sostiene.
    Non si tratti più il verde come costo ma come investimento civico. Verbania può davvero essere la città dei giardini; basta volerlo.

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  7. Che peccato! Ma era proprio necessario??? Certe decisioni non le capisco proprio….

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  8. eh certo, questi sono i veri problemi fondamentali di verbania! hahahahahaha

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  9. Roberto De Agostini 9 Ottobre 2025, 18:17

    La ciclabile da Fondotoce a Suna non ha un solo cestino dei rifiuti.
    Se un ciclista volesse gettare un piccolo rifiuto o anche una persona che cammina lungo questo tratto non trova dove riporre carta o quant’altro!
    Consiglio l’amministrazione di provvedere !
    Sarebbe un segnale di attenzione e civiltà.

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  10. E’ tutto uno schifo.
    Salvaguardia del verde.
    A cominciare dai Comuni.

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  11. Condivido quanto scritto. Ormai di piante sotto cui sedersi nelle assolate e torride giornate estive ce ne sono più poche : qualcuna a san Vittore e qualcuna a san Giuseppe

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