Dopo il restauro del 2021, Villa Simonetta è tornata tra noi. Ma manca ancora un tassello fondamentale: un piano d’uso chiaro e una vocazione culturale che ne restituisca pienamente il valore storico. È tempo di ricordare Francesco Simonetta patriota milanese, luogotenente di Garibaldi e guida delle leggendarie Guide a cavallo.
Nel giugno del 1862, proprio tra le mura della sua villa di Intra, Simonetta ospitò il generale Giuseppe Garibaldi, che vi tenne un appassionato discorso sull’unità d’Italia. L’anno seguente, Simonetta morì, lasciando la sua dimora come testimone silenziosa del Risorgimento sul Lago Maggiore. Un Risorgimento che vide i garibaldini protagonisti anche nell’audace assalto ai forti di Laveno. Nella notte tra il 30 e il 31 maggio 1859, Garibaldi ordinò a Nino Bixio di conquistare il Forte Castello: l’attacco fallì, ma il coraggio dei combattenti resta scolpito nella memoria, insieme alle vite spezzate e sepolte nei pressi del forte.
Un evento dedicato a Simonetta e a Garibaldi potrebbe coinvolgere tutta Verbania, con iniziative culturali, storiche e didattiche per celebrare:
– Francesco Simonetta e il suo ruolo nel Risorgimento.
– Le Guide a cavallo e i Cacciatori delle Alpi, antesignani delle truppe Alpine.
– I garibaldini del Lago Maggiore.
– Gli Alpini, in vista del raduno interregionale del 2027 che porterà a Verbania le penne nere di Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Francia.
Valorizzare la villa restaurata come centro espositivo permanente dedicato a Simonetta, Garibaldi e agli Alpini, oltre ad ospitare comunque svariate altre mostre temporanee, sarebbe il modo più autentico per riannodare il passato al presente. Un luogo dove la storia locale si intreccia con quella nazionale, dove i giovani possono scoprire le radici del coraggio, dell’identità e dell’unità.
Allestire Villa Simonetta in questo modo non sarebbe solo un omaggio: sarebbe un investimento nella memoria collettiva.
Alberto Spriano

