Il vicepresidente di Ance Vco, Mauro Piras, e il vicepresidente dell’Unione Industriale Vco, Maurizio Sanavio, accertata la disponibilità di Provincia e Regione ad un dialogo costruttivo sulla situazione finanziaria della Provincia, ribadiscono in un intervento dal titolo “Tempus fugit” l’attuale forte preoccupazione per le tempistiche di intervento, con il timore di giungere a ridosso del termine in cui l’amministrazione regionale dovrà bloccare la propria capacità deliberatoria in attesa delle prossime elezioni. Viene sottolineata la necessità di non perdere tempo e di giungere alla riconciliazione dei bilanci di Provincia e Regione entro due settimane, al fine di poter definire entro febbraio le strategie di sostegno da parte della Regione consentendo all’amministrazione provinciale di redigere ed approvare un bilancio preventivo per il 2019 che dia garanzie alle imprese del territorio.
Il dato ormai certo – prosegue l’intervento – è la consistenza della massa passiva, circa 12 milioni di euro, che le nostre aziende attendono di incassare. Un debito che si è costituito, è brutto dirlo, a causa del senso di responsabilità che ha portato le aziende del territorio a rendere comunque i servizi indispensabili, anche accettando tempi di pagamenti superiori all’anno, in virtù di uno spirito di collaborazione che oggi verrebbe tradito e del quale abbiamo raccolto gli elogi da parte di alcuni amministratori locali, un debito che pesa circa 80 euro per ogni cittadino del Vco.
La posizione di Confindustria – Unione Industriale e Ance è chiara: poco tempo richiede grande coinvolgimento delle risorse disponibili per cui si chiede quindi che il primo atto della cabina di regia, richiesta ed ottenuta in sede regionale, si concretizzi con una richiesta congiunta delle associazioni e dell’amministrazione provinciale ad un intervento sulla Prefettura, affinché lo Stato non rimanga estraneo ad una vicenda che riguarda il futuro del territorio. Ancora una volta si ribadisce la necessita di mantenere un unico tavolo di trattativa su cui far convergere tutte le possibili iniziative ed a cui affidare la regia degli interventi, al fine di non disperdere le forze. E si chiede ai parlamentari del territorio uno sforzo di buon senso per reperire risorse.
Tempus fugit, non c’è più tempo per discutere, ora servono i fatti. Ci sono 300 posti di lavoro che rischiano di venire sublimati se vi saranno ulteriori incertezze nel pagamento del pregresso e nel garantire la continuità alle nostre aziende.