La Regione Piemonte ha commissionato uno studio sul sistema sanitario nel Vco, ora on line sul sito della Regione stessa. Da una lettura dei dati e dalle indicazioni scritte, emerge l’utilità della scelta dell’ospedale nuovo come miglior risposta ai problemi del territorio. E lo stesso studio a pagina 55 che testualmente recita che la soluzione con la realizzazione di un unico presidio risulta essere, per le ragioni esposte nell’analisi, la soluzione tecnica più adatta e sostenibile. La Giunta del presidente Cirio, dell’assessore alla sanità Icardi e del consigliere regionale Preioni insiste però sulla strada intrapresa e in consiglio regionale la prossima settimana proporrà la scelta dei due ospedali. Proprio in previsione di tale consiglio torna a riunirsi l’assemblea dei Sindaci.
Intanto comunque il sindaco di Verbania Silvia Marchionini commenta e ribadisce la propria posizione: La Regione contraddice ciò che è scritto nell’analisi tecnica dello studio appena commissionato da loro stessi. Una follia! E poi con quali soldi saranno costruiti e mantenuti i due ospedali per ora promessi ma non certi? Quali reparti ospiteranno? Nessuno lo sa. Con quale Dea? Non se ne parla. Con quali tempi? Si prevedono almeno otto anni. E come saranno eventualmente realizzati? E prevista la demolizione dei due ospedali e la loro ricostruzione. Ma allora perché dire no a un nuovo ospedale? Quello che mi chiedo è come un consigliere regionale possa votare qualcosa di così illogico. Sancirebbe la fine della sanità pubblica nel Vco. Interviene anche il sindaco di Baveno Alessandro Monti: La cosa incredibile è che il documento voluto dalla Regione Piemonte verrà capovolto settimana prossima in consiglio regionale dove verrà proposta la scelta dei due ospedali, contraddicendo ciò che scritto nell’analisi tecnica dello studio stesso. Inoltre nel documento si scrive che “l’Asl Vco risulta tra le prime tre Asl della Regione per decremento di figure professionali tra l’anno 2010 ed il 2021, che presenta al 2021 la maggior percentuale di medici over 60 di tutta la Regione (in particolare 31% rispetto ad una media delle Asl Piemontesi del 23%) e che presenta un incremento, tra il 2019 ed il 2022, di 42 FTE di medici gettonisti all’interno del proprio organico”. Tutti dati che supportano la battaglia per un nuovo, unico e moderno ospedale in zona baricentrica. Ma la Regione contro il parere del territorio (e dei dati) ne propone un’altra.