VALANGA DI PROTESTE PER IL CANILE

SOS dal canile comunale.

La determina dirigenziale che affida ad una srl veneta anzichè al volontariato locale la gestione del canile municipale suscita una valanga di proteste. La polemica si allarga a macchia d’olio coinvolgendo Amici degli Animali, Lida, volontari, consiglieri comunali, tutti d’accordo nel criticare duramente la proceduta seguita e nel chiedere la sospensione della delibera. Promossa anche una raccolta di firme per la difesa del canile.

Ecco la lettera inviata al Comune da Catia Del Chierico, presidente della Sezione Lida di Verbania:   La scrivente Associazione ricorre avverso la Determinazione Dirigenziale n. 880/2014 dei Servizi Territoriali che affida a trattativa privata la gestione del canile comunale per il periodo 1° luglio 2014 – 30 giugno 2019 per i seguenti motivi:

1) atto di competenza consiliare come stabilito dall’Art. 42, comma 2, lettera e del TUEL;

2) mancata ripubblicizzazione del bando di gara e del relativo capitolato all’Albo Pretorio;

3) mancata acquisizione parere ASL.

In margine a quanto sopra ed a mero titolo di partecipazione si riporta la “volontà degli organi di governo di riconoscere agli animali, anche nelle impostazioni normative, quella dignità di soggetti che hanno conquistato nelle relazioni sociali” espressa nella presentazione dell’Accordo Stato-Regioni di cui al DPCM 28.2.2003 (GU 51).  Qualora vi fossero dubbi sui requisiti necessari per concorrere all’appalto di un servizio di questo genere,  gli organi competenti sono il SIAV dell’ASL/VB, cui spetta il rilascio dei pareri tecnici, ed il Servizio di Sanità Animale della Regione Piemonte.

Infine, osserviamo che una cattiva gestione determina un aggravio dei costi reali in capo ai Comuni, disagi e sofferenze per gli animali ed i loro proprietari, aggravio di lavoro per i Servizi Veterinari e la Polizia Locale,  ed è fonte di polemiche e conflitti tra cittadini ed enti locali. Le  procedure interregionali ed i requisiti dei concorrenti in ogni caso presuppongono:

a) sussistenza dei requisiti e delle autorizzazioni previsti dalla Regione Piemonte con esclusione, per vizio di invalidità, di quelle rilasciate da altre Regioni;

b) osservanza degli obblighi fissati dall’art. 4 della L 281/91 che, tra l’altro statuisce “I Comuni, singoli o associati, e le Comunità montane provvedono a gestire i canili e gattili sanitari direttamente o tramite convenzioni con le associazioni animaliste e zoofile o con soggetti privati che garantiscano la presenza nella struttura di volontari delle associazioni animaliste e zoofile preposti alla gestione delle adozioni e degli affidamenti dei cani e dei gatti». (così aggiunto dall’art. 2, comma 371 della Finanziaria 2008 – Legge 244/2007).

  1. Questi signori della LIDA mandano lettere minatorie in giro per la città, e, se lasciati fare, ci inonderanno di gatti .Molto attenti agli animali, poco attenti agli umani.Quanto alla valanga di proteste.. beh , valanga ha un altro significato in italiano.Vorrei chiedere, e lo farà, quanto ci costano cani e gatti che, invece di stare in case private, vengono mantenuti, sterilizzati, ecc dalla comunità

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