Gli atti di vandalismo non conoscono limiti. Ente Parco Nazionale Val Grande, Cai Verbano, Gruppo Escursionisti Val Grande denunciano che la Cappella della Marona, luogo di memoria collettiva e di molti affetti personali, è stata vandalizzata con segni violenti di sfregio e distruzione di diverse rappresentazioni sacre ivi presenti e targhe commemorative in ricordo dei 135° di fondazione del Cai Verbano. E’ un gesto che offende la memoria di quel luogo – si legge in un comunicato congiunto che esprime sdegno e sgomento -, un luogo simbolico deputato a trasmettere, attraverso le generazioni che in diverso modo hanno lasciato loro testimonianze legate alla fede e alla Resistenza, la memoria e i valori condivisi. Rimane l’indecifrabilità dei moventi, l’atto senza senso e l’idiozia dei soggetti, che comunque nulla può rispetto la coscienza civile, l’apprezzamento e il rispetto della memoria subito manifestato da singoli cittadini, la volontà di presidiare e ripristinare quanto è stato distrutto. Il vicepresidente vicario del Parco Nazionale Val Grande, Giuseppe Monti, afferma che vanno stigmatizzati e condannati con forza gli atti degli ignoti vandali che hanno profondamente offeso tutti coloro che in questi anni si sono adoperati per realizzare e salvaguardare dei luoghi tanto cari e significativi a moltissime persone. Maggior sdegno viene a tutti noi – aggiunge – per il fatto che in alcuni casi l’oggetto degli atti vandalici sia un luogo di culto, nonché degli importanti monumenti, patrimonio di tutti. Con grande dispiacere constatiamo che anche i territori del nostro Parco sono stati oggetto di inqualificabili gesti di inciviltà, i cui autori vanno perseguiti con forza e condannati.
Nella foto alcuni segni del passaggio dei vandali.
Tante parole e pochi fatti, anche perché questi delinquenti vengono sempre giustificati dai buonisti imperanti