VERBANIA NELLA RETE CITTA’ DELLA CULTURA

VERBANIA NELLA RETE CITTA’ DELLA CULTURA

Come  già preannunciato nelle scorse settimane, la  Città di Verbania ha aderito ufficialmente alle Rete Città della Cultura. In un momento come questo, difficile per tutti e tutte – commenta l’assessore Riccardo Brezza –, continuiamo a stringere le relazioni utili a livello nazionale per far conoscere il nostro territorio e promuovere le sue splendide risorse culturali e naturali.  La Rete delle Città della Cultura è finalizzata a promuovere la programmazione strategica della cultura, come volano e strumento per lo sviluppo dei territori aderenti, anche attraverso lo scambio di buone pratiche sul tema della valorizzazione dei beni culturali e del turismo ad esso collegato. Si costituisce come una piattaforma di confronto e scambio tra le città aderenti e diffonde linee guida e buone pratiche utili alle città per mettere in atto processi di gestione integrata e innovativa della cultura. Il soggetto gestore della rete è Promo PA Fondazione, che si pone l’obiettivo di promuovere la messa in opera del Piano Strategico della Cultura nelle città aderenti.

Ecco la pagina ufficiale dedicata a Verbania nella Rete:

Verbania: luogo in cui cultura e paesaggio si riflettono gli uni negli altri.

Posto sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, Verbania è un comune di circa 30.000 abitanti, caratterizzato da un’eccellenza ambientale in cui il paesaggio è presente con la più alta valenza estetica in tutte le gradazioni possibili: dallo scenografico entroterra montano, con la selvaggia Val Grande, in pochi chilometri si passa alla perfezione e suggestione esotica dei giardini botanici di Villa Taranto e delle Isole Borromee.

L’identità verbanese è senza dubbio caratterizzata dall’elemento dell’acqua, che oltre a connotare visivamente la città, ne ha influenzato lo sviluppo economico, turistico e culturale.

Il clima piacevolmente mite del lago e la ricchezza di acqua favorirono, in particolare nel corso dell’Ottocento, lo sviluppo di sontuosi giardini e ville storiche, che divennero luogo di soggiorno di mecenati, artisti e viaggiatori d’Oltralpe. Il clima favorevole incentivò inoltre lo sviluppo dell’attività florovivaistica, tuttora attiva soprattutto nel settore delle acidofile: azalee, rododendri e camelie. Dal 2016 nella provincia del Verbano Cusio Ossola è stata avviata la coltivazione della Camellia sinensis, più conosciuta come la pianta del tè. Oggi questa piantagione è la più grande d’Europa dopo quella delle Isole Azzorre.

Il paesaggio del lago, naturale e al tempo stesso antropizzato, ha da sempre esercitato una forte attrazione offrendo al turista un affascinante mix di ambiente, cultura, storia e attività sportive all’aria aperta.

Il ruolo della cultura nel processo di sviluppo della città di Verbania ben emerge nel progetto di candidatura a “Capitale Italiana della Cultura 2022”, che ambisce a un uso sostenibile del patrimonio culturale, sociale e paesaggistico, basato sulla valorizzazione delle risorse del luogo, sulla coesione territoriale, sull’inclusione sociale e l’innovazione.

I luoghi di cultura della città, tra cui spiccano il Museo del Paesaggio, il nuovo e avveniristico Centro Eventi Il Maggiore (selezionato nel 2017 dal Chicago Athenaeum per l’International Architecture Award come uno dei 75 migliori progetti architettonici del mondo) e le storiche dimore di Villa San Remigio, Villa Giulia e Villa Maioni (che attualmente ospita la Biblioteca Civica), accolgono numerose iniziative, organizzate dalle amministrazioni e dalle associazioni locali, in cui l’intreccio tra cultura e paesaggio è spesso l’elemento trainante. La botanica e l’arte del giardino, nelle sue molteplici declinazioni, sono le protagoniste della rassegna biennale Editoria&Giardini e delle Mostre della Camelia Primaverile e Invernale.

Innovazione e territorio si fondono nel festival Tones on The Stones, che trasforma temporaneamente le cave d’estrazione del Verbano e dell’Ossola in maestosi teatri di pietra, suggestivo palcoscenico per rappresentazioni che spaziano dall’opera lirica alle performing arts, dalla danza alla musica elettronica  e arti digitali.

Spazi urbani tradizionali, oppure insoliti, vengono reinterpretati attraverso i linguaggi performativi contemporanei promossi da CROSS Project mentre la montagna, e la letteratura ad essa connessa, è presentata in tutte le sue sfaccettature dal festival LetterAltura.

In quest’ottica la produzione di nuove esperienze culturali a favore del territorio assume il senso più profondo dello stare insieme come persone e cittadini in questo ambiente e in questo paesaggio.

Le foto sono di Massimiliano Bonino

 

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata.