
Anche il sole si è affacciato dopo il maltempo degli ultimi giorni e ha così agevolato questa mattina alle 10.30 la nutrita partecipazione di autorità e cittadini alla cerimonia inaugurale di apertura della nuova stagione turistica. dei Giardini Botanici di Villa Taranto. Introdotti e coordinati dal neo-direttore dei Giardini Andrea Cottini, si sono susseguiti gli interventi del presidente dell’Ente Giardini Giandomenico Albertella, del viceprefetto Roberto Dosio, del sottosegretario alla presidenza della Regione Piemonte Albereto Preioni, di Gabriella Pellizzari in rappresentanza della Provincia, del presidente del Distretto Turistico dei Laghi Francesco Gaiardelli, del responsabile botanico dei Giardini Fabrizio Buttè. Sono stati evidenziati gli aspetti storici e botanici di Villa Taranto che ne fanno a livello internazionale l’attrazione turistica di punta non solo di Verbania ma dell’intero territorio, nonchè l’importanza che essi sono venuti ad assumere e che si vuole ulteriormente incrementare puntando su una strategia di promozione e valorizzazione che faccia leva sul coinvolgimento e sulla visione d’insieme di tutti i punti di forza del territorio. Tra le novità che trovano subito attuazione la vendita dei biglietti on line, il biglietto cumulativo con il Museo del Paesaggio, l’ampliamento a tutti i cittadini del Vco dell’ingresso gratuito la prima domenica del mese, ma altre si prospettano tra cui iniziative varie negli spazi dei Giardini e eventuali visite notturne. Da rilevare anche il ricordo del fondatore Neil Mc Eacharn, nonchè il ringraziamento e il riconoscimento attribuito all’ex direttore Roberto Ferrari che da quest’anno lascia l’incarico svolto per ben 45 anni.
Orari di apertura dei Giardini Tutti i giorni, festività incluse con orario continuato: dal 16 marzo al 4 aprile: 9:00 – 16:45 (ultimo ingresso) ore 17.30 / dal 5 aprile al 14 settembre: 9:00 – 17:45 (ultimo ingresso) ore 18.30 / dal 15 settembre al 12 ottobre: 9:00 – 16:45 (ultimo ingresso) ore 17.30 / dal 13 ottobre al 2 novembre: 9:00 – 16:00 (ultimo ingresso) ore 17.00. Informazioni 39 0323 404555.
NELLE FOTO di Verbania MillEventi alcune fasi della cerimonia inaugurale
Si apre la stagione turistica, eppure, ancora una volta, il gioiello più prezioso di Verbania rimane ingiustificabilmente nascosto.
I giardini di Villa San Remigio, un tempo fulcro della vita culturale verbanese, oggi giacciono in uno stato di abbandono. Un patrimonio pubblico, un bene comune, negato ai cittadini e ai turisti che desiderano ammirarne la bellezza.
Possibile che un luogo di tale valore, che ha visto ospiti illustri, come Gabriele D’Annunzio, Umberto Boccioni, Clara Wieck Schumann, Ferruccio Busoni e Wilhelm Kempff, sia stato dimenticato, lasciato in balia del tempo?
Villa San Remigio non è solo un giardino, è un pezzo di storia, l’anima più nobile ed elevata di Verbania. I sentieri che si snodano tra azalee e rododendri, offrendo scorci unici sul Lago Maggiore, le sue piante, le sue statue raccontano storie di un passato che non possiamo permetterci di perdere.
Eppure, eccoci qui, di nuovo a dimenticare un’occasione mancata. Un’opportunità di sviluppo culturale, turistico ed economico gettata al vento.
Si parla tanto di rilancio del territorio, di attrarre visitatori, di creare opportunità. Ma come possiamo farlo se lasciamo che i nostri tesori più preziosi cadano nell’oblio?
Il recupero di Villa San Remigio non è un optional, è un dovere. Un atto di rispetto verso la nostra storia, verso la nostra identità, verso il futuro che vogliamo costruire.
Non possiamo permetterci di lasciare che questo luogo meraviglioso rimanga chiuso, inaccessibile, dimenticato. Dobbiamo restituirlo alla comunità, ai visitatori, al mondo intero.
Perché Villa San Remigio non è solo un giardino, è un simbolo. Un simbolo di ciò che possiamo essere, di ciò che possiamo realizzare, se solo lo vogliamo.
E allora, alziamo la voce, chiediamo l’immediata attuazione di quel progetto di recupero affinché si recuperi dall’oblio questo bene pubblico fondamentale per la città immediatamente, chiediamo a gran voce che Villa San Remigio torni a splendere. Perché la bellezza, quando è condivisa, moltiplica la sua forza.
Non lasciamo che Villa San Remigio diventi un valore dimenticato, un simbolo del declino di Verbania. Facciamola diventare un simbolo della rinascita, della capacità di riscoprire la bellezza e di prendercene cura.