VOLT INTERVIENE ANCORA SULLA CRISI BARRY CALLEBAUT: SE NON ORA QUANDO?

VOLT INTERVIENE ANCORA SULLA CRISI BARRY CALLEBAUT: SE NON ORA QUANDO?

Il gruppo Volt Verbania interviene ancora sulla situazione della Barry CalleBaut (ex Nestlè)Sono mesi  – dichiara Oscar Badoino che seguiamo la situazione, facciamo tutto ciò che è in nostro potere anche con progettualità “particolari” (esempio il Podcast) e proponiamo a sindaco, maggioranza e consiglio comunale azioni da intraprendere (tutte in ottica di collaborazione e tutte certificate con invii ufficiali e protocollati). Purtroppo ad oggi non abbiamo avuto risposte alle nostre sollecitazioni, ma non demordiamo.  Volt diffonde ora il comunicato che di seguito riportiamo integralmente con gli interventi di Daniela Patti co-presidente di Volt Italia e di Francesca Romana D’Antuono co-presidente di Volt Europa.

UN TERREMOTO ECONOMICO E SOCIALE SU VERBANIA

Dallo scorso settembre, Verbania è stata colpita da una crisi che non solo mette in ginocchio l’economia locale, ma scuote anche il tessuto sociale della comunità. BarryCallebaut, colosso multinazionale del cioccolato, ha annunciato la chiusura dello stabilimento produttivo cittadino, una decisione che non nasce da problemi di produzione, bensì dalla volontà di garantire dividendi agli azionisti, sacrificando futuro di 150 lavoratori e delle loro famiglie.
Una scelta fredda e calcolata, che ignora il valore umano e produttivo di un impianto perfettamente funzionante, e che avrà ricadute devastanti sull’economia del capoluogo provinciale. In questi mesi, istituzioni e cittadini si sono mobilitati con determinazione per evitare questa catastrofe, ma l’azienda ha continuato a ignorare ogni appello. L’apertura delle trattative per i licenziamenti ha dimostrato, ancora una volta, quanto le parole di BarryCallebaut su “famiglia e comunità” siano
solo vuoti slogan di facciata. Di fronte a questa realtà, Volt, Verbania Civica e Socialismo XXI Secolo hanno deciso di andare oltre la semplice solidarietà, proponendo azioni concrete per sostenere i lavoratori e invertire la rotta. È il momento di chiedersi: Se non ora, quando?
Per questo, abbiamo attivato la rete di Volt a livello nazionale ed europeo, coinvolgendo i nostri rappresentanti al Parlamento Europeo. E ora lasciamo che siano loro stessi a spiegare e riepilogare le nostre proposte e le nostre azioni.

Daniela Patti, co-presidente di Volt Italia

Lo scorso maggio ho visitato Verbania per le elezioni amministrative e ho conosciuto una comunità vibrante e determinata. Oggi quella stessa comunità rischia di subire un colpo durissimo. Abbiamo provato a fare la nostra parte per sostenere i lavoratori, a partire dal podcast ‘Verbania e la fabbrica di cioccolato’, dove abbiamo raccolto le loro storie e analizzato cosa si sarebbe potuto e dovuto fare. Da quel lavoro sono emerse tre urgenze fondamentali:

a. Bloccare la speculazione immobiliare: garantire che la destinazione d’uso del terreno resti invariata. ( iter che è partito con il consiglio comunale dello scorso dicembre)
b. Sostenere concretamente le famiglie: riattivare il fondo Verbania Solidale per offrire supporto immediato, valorizzare la rete che coinvolge sia la ricollocazione sia la crescita professionale
c. Aumentare la pressione mediatica: dare risonanza alla vertenza per evitare che passi sotto silenzio, perché abbiamo visto come la pressione mediatica possa ottenere risultati insperati.

Abbiamo creato un gruppo Facebook dedicato a cui partecipano un migliaio di persone, per mantenere alta l’attenzione e garantire un’informazione costante. Ma non basta. Durante il consiglio comunale aperto di dicembre, abbiamo avanzato
una proposta concreta: un ufficio stampa dedicato per dare visibilità nazionale continua alla vertenza. Abbiamo chiesto che tutte le forze politiche collaborassero per amplificare il messaggi.
Il 19 dicembre abbiamo ribadito le nostre richieste con una comunicazione ufficiale asindaco e al consiglio comunale. A oggi, nessuna risposta. Forse speravano in un esito migliore delle trattative, ma ormai è chiaro: BarryCallebaut non ha alcuna intenzione di trattare in modo equo. È ora di cambiare strategia e cambiare piano d’azione. Ci aspettiamo che l’amministrazione comunale faccia sue le nostre proposte e si attivi immediatamente al riguardo, perchè ci sono 150 famiglie che vivono nell’incertezza da mesi e un’intera comunità che rischia il tracollo economico. Se non ora, quando?”

Francesca Romano D’Antuono, co-presidente di Volt Europa

“Qualcuno potrebbe chiedersi: perché un partito paneuropeo si interessa a una crisi apparentemente locale? La risposta è semplice: uno dei principi di Volt è “Pensa europeo e agisci localmente” e quindi ciò che accade a Verbania è il riflesso di una debolezza strutturale dell’Unione Europea. Multinazionali come BarryCallebaut (di proprietà svizzero-belga) sfruttano le falle del sistema europeo per massimizzare i profitti, approfittando delle differenze nel lavoro e nelle normative nazionali. Questo squilibrio va affrontato e risolto a livello comunitario. Un’Europa forte deve imparare dalle crisi locali e agire per
impedire che si ripetano.
Volt Europa sostiene i lavoratori di BarryCallebaut e appoggia con forza l’iniziativa dell’ufficio stampa per mantenere alta l’attenzione sulla vicenda. Dobbiamo dar voce a chi sta subendo ingiustizie e pretendere che le istituzioni agiscano. Da parte nostra, stiamo raccogliendo tutte le informazioni per portare la questione all’attenzione del Parlamento Europeo, con la possibilità di presentare un’interrogazione ufficiale.” Se non ora quando?”

 

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