Willy Gnonto, azzurro della Nazionale di calcio, è stato ospite oggi all’Istituto Cobianchi nell’ambito di Upside Down 3.0, terza edizione del progetto “Anche il bene deve fare casino” nato tra gli studenti di quinta superiore dell’Istituto Cobianchi e dal loro professore di religione don Angelo Nigro e condiviso poi dal Liceo Cavalieri e dall’Istituto Ferrini – Franzosini. Nato a Verbania nel 2003 da genitori ivoriani, Gnonto è stato scoperto dall’Inter in una scuola calcio in provincia di Novara. E’ rimasto in nerazzurro come attaccante fino al 2019 e ha fatto l’esordio in Primavera segnando il primo gol a 15 anni. Lo Zurigo gli ha fatto firmare un triennale e ha debuttato nei professionisti in Svizzera nell’ottobre del 2020 a soli 16 anni. Ha anche vinto il campionato giocando quasi sempre titolare ed è anche il calciatore più giovane ad essere andato a rete nella storia della Nazionale italiana.
Dal Progetto Upside Down nato dalla scommessa “credere ancora nel bene e nel bello” è scaturita l’idea di dare forma al Manifesto di un nuovo umanesimo scolastico come annuncio di ciò che possa aprire ad un futuro di speranza e di valori alti portatori di pace e giustizia. E’ pure seguita la stesura, da parte degli studenti delle classi quinte cdelle tre scuole medie superiori coinvolte, di un decalogo del nuovo umanesimo scolastico che abbraccia temi e valori fondamentali nell’ambito antropologico, sociale, sportivo, comunicativo e ambientale, artistico e religioso.
Nella foto Gnonto con don Nigro