ZUCCO: VOGLIO DIVENTARE CAMPIONE D’ITALIA

ZUCCO: VOGLIO DIVENTARE CAMPIONE D’ITALIA

Venerdì 16 aprile, nel corso della manifestazione organizzata a porte chiuse da Opi Since 82-Matchroom-DAZN all’Allianz Cloud di Milano e trasmessa in diretta streaming da DAZN, l’imbattuto verbanese Ivan Zucco (12-0 con 10 KO) e l’altrettanto imbattuto Luca Capuano (11-0 con 2 vittorie prima del limite) si contenderanno il vacante titolo italiano dei pesi supermedi sulla distanza delle dieci riprese. E’ una sfida tra due pugili di talento, entrambi della scuderia Opi Since 82, che combattono per la prima volta per un titolo. Nato a Verbania 25 anni fa, alto 184 centimetri, professionista dal novembre 2017, Ivan Zucco ha combattuto sette volte a Milano (quattro al teatro Principe e tre all’Allianz Cloud), due a Verbania, una a Roma, Cinisello Balsamo e in Svizzera. Ha avuto una bella carriera dilettantistica diventando campione d’Italia nelle categorie Youth e Junior e disputando due match con la maglia della nazionale (uno in Francia e l’altro in Polonia).   Lo abbiamo ascoltato.

Ivan, hai visto combattere Luca Capuano?  

Si, molte volte. E’ un pugile molto tecnico, intelligente e attendista: aspetta l’attacco dell’avversario per schivarlo e colpire di rimessa. Penso che contro di me adotterà questa tattica. Non credo che si metterà a scambiare pugni al centro del ring. Voglio batterlo per diventare campione d’Italia, è un titolo a cui tengo molto ed infatti sia io che mio padre Andrea abbiamo sempre chiesto al mio manager Christian Cherchi di fare un incontro per il titolo italiano.  

Come procede la preparazione?  

Benissimo. Mi seguono mio padre Andrea, Giuseppe Castellano e Andrea Canova. Mio padre è stato un pugile dilettante disputando ben 108 incontri. Al mio angolo, la sera del match contro Luca Capuano ci saranno loro tre.  

Hai vinto 10 volte su 12 prima del limite. Ti consideri un tecnico o un picchiatore?  

Una via di mezzo. Mi alleno per vincere, non per mettere knock out l’avversario con un singolo  pugno. Cercare la vittoria prima del limite ad ogni costo espone un pugile a rischi inutili. Chiarito  questo, se il mio avversario commette un errore e mi fornisce l’opportunità di stenderlo, non me la lascio sfuggire.  

Hai un campione italiano o straniero come punto di riferimento?  

Il messicano Canelo Alvarez, che reputo il migliore considerando tutte le categorie di peso. Credo che sia il modello di tutti i pugili della mia generazione. Da ragazzo, non ho mai avuto idoli anche se mi piacevano Roberto Cammarelle e Domenico Valentino. 

Un paio di anni fa, sei stato in Spagna per allenarti. Cosa ti ha insegnato quell’esperienza?

Sono stato due mesi a Torremolinos, vicino Malaga, nel campo di allenamento del maestro Antonio  Postigo su consiglio di Salvatore Cherchi. Il primo mese ero da solo, il secondo mi ha raggiunto  Mirko Natalizi. Ho imparato nuovi esercizi di preparazione atletica, come l’uso della pista per gli  scatti, ed ho capito quanto sia importante dedicarsi totalmente al proprio lavoro. Sono sempre stato  concentrato sulla mia carriera di pugile, ma stare da solo all’estero in un ambiente nuovo mi ha  costretto a concentrarmi ancora di più ed a dare il massimo ogni volta che mi allenavo.  

In Italia la categoria dei pesi supermedi conta anche Daniele Scardina e Giovanni De Carolis.  Cosa pensi di loro?  

Sono due pugili che hanno dimostrato il loro valore. Giovanni è diventato campione del mondo WBA  e tra poco combatterà per il vacante titolo europeo. Avrei dovuto allenarmi con lui, ma poi questo  progetto è saltato. Daniele Scardina l’ho affrontato da dilettante ed ha vinto lui.  

La riunione del 16 aprile sarà senza pubblico, vuoi dire qualcosa ai tuoi tifosi?  

Mi dispiace non averli all’Allianz Cloud, il loro sostegno è importante per me. Ogni volta che ho  combattuto a Milano, prima del Covid-19, sono venute tantissime persone da Verbania. Quando ho  combattuto a Verbania, il teatro era pieno e c’era tanta gente fuori che avrebbe voluto comprare il  biglietto ma non è stato possibile. A loro posso solo dire che il mio incontro sarà trasmesso in diretta  da DAZN, non perdetevelo!  

Foto Matteo Innocenti / Opi Since 82

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