Dura polemica nelle battute conclusive della campagna per il referendum sulla fusione di Cossogno con Verbania. Ad un comunicato di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia che invita i cittadini a boicottare le urne contro le scorrettezze e le irregolarità, il Comitato per il SI alla fusione replica definendo incredibili, assurde e al limite del ridicolo le valutazioni di chi a Verbania è contro la fusione dei Comuni e a Omegna a favore di essa. Ed ecco i comunicati.
Il centrodestra, unito e compatto, dice basta alle scorrettezze e alle irregolarità che stanno segnando la campagna per il referendum sulla fusione tra Verbania e Cossogno. Come se non bastassero le falsità sui fondi che ne verrebbero (gli stessi promotori parlavano fino a poco tempo fa di 20 milioni di euro mentre oggi siamo saliti a 30, segno che non c’è credibilità alcuna e si alza solo la posta per cercare di creare consenso), stiamo assistendo a una serie di iniziative (forse segno della disperazione?) che violano qualunque principio istituzionale. Non solo: il sindaco Marchionini dichiara che assegnerà i presunti fondi derivanti dalla fusione dei due Comuni alla ristrutturazione di palazzo Cioja, dimenticando che i fondi arriveranno forse tra tre anni e che dalla sua sedia da sindaco, già ora vacillante, dovrà alzarsi l’anno prossimo senza mai più accomodarcisi sopra.
Ma veniamo al nocciolo della questione. Il Comune di Verbania anziché rivestire il ruolo istituzionale che gli compete, promuove il sì e lo fa con manifesti e spot invitando a votare a favore della fusione. Ciò è gravissimo e inaccettabile. È come se prima del 4 marzo avessimo visto in tv degli spot non che comunicavano le modalità di voto, ma che suggerivano di votare per la compagine governativa. Nemmeno nelle peggiori dittature, forse, sarebbe successo.
Diversi cittadini ci hanno poi segnalato che per le strade della città circola un’auto con megafono che fa propaganda per il sì: evidentemente per chi vuole questa fusione non ci sono scrupoli e ogni mezzo viene ritenuto lecito.
Sono tutti comportamenti che abbiamo già segnalato e segnaleremo alle autorità competenti, a cominciare dalla Corte dei Conti. Nel frattempo i verbanesi hanno a disposizione l’arma migliore per esprimere tutto il proprio sdegno di fronte a questo spregio della correttezza istituzionale: disertare le urne e boicottare questo sempre più farsesco referendum.
Le segreterie di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia