COMUNITA’.VB SUL CANILE: PRESSAPOCHISMO, INCOMPETENZA E ARROGANZA

COMUNITA’.VB SUL CANILE: PRESSAPOCHISMO, INCOMPETENZA E ARROGANZA

Dichiarando che con il canile di riparte da zero, l’Amministrazione scrive l’ultimo (forse) capitolo di un brutto romanzo fatto di pressapochismo, incompetenza e arroganza.  E’ il commento del gruppo Comunità.vb dopo la clamorosa svolta della vicenda che per mesi ha occupato le cronache locali. Le valutazioni sono contenute in un comunicato che così prosegue:  Cinque mesi in cui da spettatori abbiamo assistito ad accuse, insulti e querele e, da protagonisti, alla totale assenza di volontà di sindaco e giunta nell’affrontare il problema e il dibattito (vedi la serata pubblica del 5 novembre da noi proposta) la conclusione è che il bando per la gestione del canile è carta straccia.  Naturalmente la giunta dà la colpa al gestore, l’Adigest, che non ha accettato le condizioni proposte. La verità è che è stato tutto fin dall’inizio un pasticcio. L’avevamo detto già a luglio in Commissione, quando scoprimmo la famosa clausola dei 7,5 euro al giorno per ogni cane. Ci siamo sempre sentiti rispondere che è tutto regolare, legittimo e che, insomma, basta parlarne perché ci sono altre priorità.  Col passare delle settimane e con un contratto non firmato e che non si firmava mai, i nodi sono venuti al pettine. La giunta, che ha la grave responsabilità di aver sempre difeso acriticamente la posizione del dirigente – forse non a caso messo dal sindaco a capo di quasi tutta la macchina comunale, almeno per adesso – la settimana scorsa ha addirittura approvato una delibera che, con molta confusione e un certo ardimento amministrativo, sembrava sanare il tutto.  Oggi, dopo che ieri s’è discusso ancora di canile in Commissione, il colpo di scena: si riparte da zero. Che qualcosa non quadri, oltre ad alcune imprecisioni e ricostruzioni parziali offerte dall’Amministrazione, lo si legge in questo passaggio “(…) una gara legittima sul piano amministrativo ma che forse non ha tenuto conto, come espresso anche da consiglieri comunali, della reale situazione venutasi a creare in questi anni nella struttura nella quale si evidenzia una misura eccessiva di cani ospitati”. Quel forse, sottolineato e messo in grassetto da noi, suona come un grave rilievo all’autore del bando ed è la prima crepa nell’incrollabile difesa della giunta. Che cosa succederà da oggi non si intuisce ed è difficile prevederlo, anche perché dopo aver letto di denunce e querele degli Amici degli animali è naturale pensare che ci saranno strascichi. Peccato, perché se alle domande il sindaco non avesse risposto con l’arroganza, si sarebbe potuto chiudere prima, con molti meno “effetti collaterali”.

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