CRISTINA: "IL COMMISSARIO SOSPENDA IL PAGAMENTO DELLA PRIMA RATA DELLA TASI"

Mirella Cristina

Mirella Cristina ha inoltrato al commissario straordinario Michele Mazza la richiesta di sospendere il pagamento della Tasi revocando la propria delibera. Mi stanno giungendo moltissime segnalazioni da commercialisti e centri di assistenza fiscale – osserva la candidata del centrodestra al ballottaggio –  di grandi difficoltà nel calcolo della nuova tassa sui servizi indivisibili. Verbania è tra i Comuni (la minoranza in Italia) che ha deciso le aliquote entro il termine del 23 maggio e pertanto per i cittadini verbanesi il pagamento della prima rata della Tasi è in scadenza per il prossimo 16 giugno. Tuttavia alcuni professionisti temono di non essere in grado di riuscire materialmente a completare i calcoli a causa della loro complessità. Ciò è dovuto al fatto che la delibera 23 del 21 maggio fissa le aliquote nella misura massima consentita, oltre addirittura ad una ulteriore maggiorazione per la prima casa di valore complessivo superiore a 91.000 euro. Al di là della “pesantezza” delle aliquote, visto che praticamente quasi tutte le case valgono più di quella cifra, si pone per l’appunto un problema pratico, perché nell’applicazione della Tasi sono state previste decine e decine di combinazioni, ad esempio oltre dieci solo per la prima casa. Nemmeno le più grandi città hanno una normativa così complessa e pesante ed è per questo che chiedo ufficialmente al commissario Mazza di uniformarsi alla maggior parte dei Comuni italiani, rinviando il pagamento della prima rata al 16 ottobre. Questo è tecnicamente fattibile revocando in autotutela la delibera suddetta, in quanto la complessità delle norme rende inapplicabile il calcolo da parte del cittadino medio, con il rischio molto concreto che si possano aprire dei contenziosi. Contenziosi cui il Comune dovrebbe far fronte con spese legali che graverebbero sulle casse pubbliche, ecco perché parlo di provvedimento in autotutela. Il commissario Mazza lasci dunque, come ritengo sia giusto, alla nuova amministrazione elettiva la responsabilità di intervenire sullo snellimento delle procedure, e poi di valutare la possibilità (secondo me molto concreta) di ridurre le aliquote o introdurre maggiori detrazioni per i cittadini.

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