Quest’anno si celebra la ricorrenza di otto secoli dalla nascita del presepe, quando San Francesco realizzò a Greccio la prima raffigurazione della Natività diventata poi nel corso dei secoli ricorrente messaggio di speranza e di pace. La circostanza è motivo di ulteriori profonde riflessioni sul presepe e lo storico anniversario sarà celebrato in particolare a Roma alla sesta edizione della mostra internazionale 100 PRESEPI IN VATICANO che il Dicastero della Nuova Evangelizzazione della Città del Vaticato organizza dal 9 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024 sotto il porticato del Bernini in Piazza San Pietro.
Alla mostra sarà presente (scelto fra le oltre 300 candidature giunte da 17 Paesi del mondo) UN PRESEPE REALIZZATO A VERBANIA, frutto di un significativo progetto di grande valenza sociale e comunitaria che ha coinvolto l’impegno e il lavoro di detenuti della Casa Circondariale, volontari della Parrocchia di San Leonardo e dell’Oratorio Don Bosco dove l’opera è stata realizzata, agenti della Scuola di Polizia Penitenziaria. Ogni aspetto del progetto e della realizzazione, che è possibile ammirare nella chiesa di San Leonardo fino a domenica 3 dicembre prima della partenza per Roma, sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa nella chiesa stessa coordinata da Sergio Ronchi e a cui sono intervenuti il sindaco Silvia Marchionini, il comandante della Scuola di Polizia Penitenziaria Marco Mostacciuolo e l’agente Elvis Cerullo, il comandante della Casa Circondariale Simone Paolucci e il cappellano don Giovanni Antoniazzi, il parroco di San Leonardo don Riccardo Zaninetti. Si è sottolineato in particolare il significato di una proposta partita e realizzata dall’interno dell’ambito detentivo per far incontrare davanti al presepe le realtà coinvolte: quasi una sfida che però si è portate felicemente a termine e ha ottenuto un ambito riconoscimento, importante non solo in quanto tale ma come ulteriore tappa del percorso di inclusione sociale portato avanti a livello locale tra i detenuti. Sono stati altresì evidenziati i numerosi contributi che si sono coagulati attorno al progetto e le interessanti caratteristiche che contraddistinguono il presepe concretizzate dalla genialità e dalla manualità di agenti, volontari, detenuti.