I COMUNI DEL LAGO MAGGIORE DICONO NO ALLA PROPOSTA DI INNALZAMENTO DELLE ACQUE

I COMUNI DEL LAGO MAGGIORE DICONO NO ALLA PROPOSTA DI INNALZAMENTO DELLE ACQUE

Secco NO degli amministratori dei Comuni rivieraschi del Lago Maggiore  alla conferenza di servizi convocata per valutare la proposta del Consorzio del Ticino di innalzamento della soglia di regolazione estiva del lago fino a + 1,50 sullo zero idrometrico di Sesto Calende.  La proposta del Consorzio, Ente gestore della traversa della Miorina opera regolatrice del Lago Maggiore, di innalzamento della soglia di regolazione estiva del lago (dal 15 marzo al 15 settembre) , fissata dal disciplinare di concessione in un metro sullo zero idrometrico di Sesto Calende, fino a + 1,50 metri., e’ stata respinta dalle amministrazioni comunali lacustri, in considerazione dell’impatto negativo sul sistema turistico ed economico e sulla qualità degli ecosistemi del lago , causando inoltre una forte riduzione degli arenili e delle aree in concessione demaniali già assentite, gravi effetti erosivi sulle sponde lacuali,  instabilità delle opere lungo le sponde ( muri, darsene, ecc.) progettate e realizzate sulla base dei livelli medi estivi, e gravi problemi nella gestione delle reti fognarie. Per i Sindaci lacustri della sponda piemontese erano presenti all’incontro convocato dall’Autorità di Bacino del Fiume Po presso la Regione Lombardia il sindaco di Cannobio Giandomenico Albertella, il sindaco di Dormelletto Clemente Mora e l’assessore di Verbania Monica Abbiati.  Abbiamo chiesto – affermano i tre amministratori del lago Maggiore – che qualsiasi istanza presentata sia sottoposta al Ministero dell’Ambiente, per la valutazione preventiva dell’incidenza degli effetti dell’aumento oltre la quota di un metro della soglia di regolazione estiva del lago e solo dopo l’acquisizione dei risultati , siamo disponibili a valutare un protocollo operativo di sperimentazione per l’esercizio di eventuali nuovi livelli del lago.  Gli amministratori dei Comuni lacustri, stante l’evoluzione degli eventi meteorologici, idrologici ed idraulici e delle precipitazioni che hanno determinato, negli ultimi decenni, le esondazioni del Lago Maggiore nei periodi ottobre – novembre, hanno evidenziato la necessità di valutare anche questa problematica riguardante il periodo invernale, per apportare quelle variazioni utili a garantire le condizioni di sicurezza dal rischio idraulico per le popolazioni, le infrastrutture rivierasche del lago e dell’asta sub lacuale ed in generale per le attività antropiche.

Una immagine dell’ultima esondazione del Lago Maggiore.

 

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