PIRATA DELLA STRADA FERMATO DALLA POLIZIA DOPO UN FOLLE INSEGUIMENTO NOTTURNO DA VERBANIA A CASALE CORTE CERRO

PIRATA DELLA STRADA FERMATO DALLA POLIZIA DOPO UN FOLLE INSEGUIMENTO NOTTURNO DA VERBANIA A CASALE CORTE CERRO

Lampeggianti accesi e sirena bitonale in azione, tanto è bastato per scatenare l’insensata reazione di G.M. che, alla guida del suo potente Suv BMW X5, si è lanciato in un folle tentativo di fuga da Verbania verso Casale Corte Cerro. Quando gli operatori della Volante, alle ore 1.50 odierne, hanno avvistato il veicolo, esso procedeva zigzagando lungo Corso Cairoli, vistosamente incapace di mantenere una traiettoria di marcia uniforme.  Gli agenti hanno segnalato all’uomo al volante di accostare, ma il guidatore, un 29enne nato a Omegna e residente in provincia di Biella, ha accelerato repentinamente dimostrando, tra lo stridore degli pneumatici e il rombo del motore, di non avere alcuna intenzione di ottemperare all’ordine. L’inseguimento proseguiva lungo via XXIV Maggio, via Annibale Rosa, via Battaglione Intra, via Brigata Martiri Valgrande e poi lungo Corso Europa, dove una seconda autovettura della Polizia si univa alla caccia al pirata della strada.
Una volta sulla statale, la BMW si dirigeva in direzione Fondotoce e qui, poco prima del semaforo pedonale di piazza Adua, affrontava la curva procedendo contromano al fine di sorpassare tre veicoli sulla sua strada. Ma non è tutto, anzi. Dopo avere letteralmente divorato via 42 Martiri, procedendo a velocità criminale, G.M. irrompeva nell’abitato di Gravellona Toce dove ad attenderlo era stato predisposto un posto di blocco dai Carabinieri che, con una loro gazzella, avevano ostruito la corsia di marcia. Per superare l’ostacolo, l’uomo non si faceva scrupolo di imboccare la rotatoria, ancora una volta contromano, mentre alle sue spalle s’infoltiva il plotone degli inseguitori, dato che al mezzo dell’Arma si aggiungeva anche una Volante di Omegna. Lasciatosi alle spalle Gravellona, il Suv imboccava a Casale Corte Cerro via Gravellona e poi via Vallari, ma la sua fuga era ormai prossima all’epilogo. Lo “stop” gli veniva imposto dal pilastro di un garage privato al numero 2 dell’angusta via Gramsci. Gli operatori potevano, così, procedere ad identificare gli occupanti del Suv, uno dei quali, un passeggero, doveva ricorrere all’intervento dell’ambulanza medicalizzata per via dei forti dolori lamentati al braccio sinistro. Subito sottoposto alla prova dell’etilometro, G.M. veniva rinvenuto con un tasso alcolemico pari a 1,74g/l, quasi il quadruplo del massimo consentito per legge, fissato in 0,5 g/l.
In ragione di ciò, l’uomo veniva indagato per il reato di guida sotto l’influenza dell’alcol, con le aggravanti rappresentate dall’essere avvenuto in orario notturno e per avere portato come conseguenza ad un sinistro stradale. La patente veniva ritirata. Ora rischia un cumulo di sanzioni pecuniarie amministrative per violazione delle norme del Codice della Strada (eccesso di velocità, marcia contromano in curva, sorpasso in curva fuga all’alt intimato dall’autorità, superamento della striscia continua) per circa 1.000 euro, una penalità di  40 punti sulla patente di guida, nonché, per i fatti penalmente perseguibili, un’ammenda fino a 8.000 euro, la sospensione della patente fino a due anni e l’arresto anch’esso fino a due anni. G.M. veniva inoltre indagato per resistenza a Pubblico Ufficiale in quanto, con il proprio comportamento, non si è solo dato alla fuga ma a bordo dell’auto ha messo deliberatamente in pericolo l’incolumità degli operatori di polizia e degli  utenti della strada oltre ai due passeggeri. Quanto al Suv, non è stato possibile rimuoverlo dal luogo del sinistro: a detta dei Vigili del Fuoco intervenuti, l’impatto ha compromesso in maniera completa la stabilità del garage che orasi regge in piedi solo perché “puntellato” dal mezzo.

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