SINDACATI: INACCETTABILE LA SITUAZIONE DEI DIPENDENTI DI CONSER VCO, CONVOCATA ASSEMBLEA PER IL 7 MAGGIO

SINDACATI: INACCETTABILE LA SITUAZIONE DEI DIPENDENTI DI CONSER VCO, CONVOCATA ASSEMBLEA PER IL 7 MAGGIO

FP CGIL FIT CISL e UIL Trasporti hanno convocato un’ assemblea con i lavoratori di ConSer Vco il 7 maggio, per condividere il percorso per mettere in atto le azioni piu’ opportune a sostegno delle legittime rivendicazioni. La decisione è stata presa dopo l’odierna riunione presso la sede di ConSer Vco, sollecitata dai sindacati per discutere delle questioni emerse nell’incontro del 7 aprile e le conseguenti ricadute sulla contrattazione aziendale di categoria. L’amministratore unico ha comunicato che l’ulteriore analisi e l’approfondimento della situazione economico finanziaria dell’azienda hanno confermato l’impossibilità di procedere al riconoscimento del premio di produzione per i lavoratori, precedentemente previsto dal piano industriale. Ciò anche a seguito della recente sentenza che ha condannato l’Azienda al pagamento di oltre 600.000 euro a favore di Vco Immobiliare per una causa che si trascina dal 2007 e nonostante lo stesso amministratore abbia evidenziato come il processo di razionalizzazione dei costi abbia portato l’azienda a risparmiare , dal 2013 ad oggi, oltre 1,5 milioni di euro.

In un comunicato, le parti sindacali ritengono paradossale e inaccettabile la situazione che è venuta a crearsi. Mentre da un lato appare evidente che l’azienda sia riuscita in breve tempo a risanarsi attraverso un efficiente piano di razionalizzazione, dall’altro lato appare altrettanto evidente come non vi sia alcuna volontà di riconoscere che il risanamento dell’azienda sia stato possibile anche grazie all’apporto dei lavoratori i quali si sono messi direttamente in gioco non solo rendendosi disponibili ad una riorganizzazione vera, e non solo sulla carta, ma vi hanno anche contribuito economicamente rinunciando per ben tre anni al proprio premio di produzione. Non è tollerabile che il livello politico e quello tecnico continuino a rimpallarsi tra di loro meriti e responsabilità senza considerare che da questa paradossale situazione di stallo a pagarne il prezzo siano sostanzialmente i lavoratori, che la loro parte l’hanno già abbondantemente sostenuta.

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