Il candidato sindaco Carlo Bava interviene con le seguenti considerazioni sulla destinazione dell’area ex Acetati, diventata uno dei temi centrali di discussione nella fase conclusiva della campagna elettorale:
Non è una novità particolare quella relativa alla possibile messa in vendita di Acetati da parte del gruppo Mossi Ghisolfi.
Già due anni fa tale intenzione era emersa e si parlava allora di una richiesta di 20 milioni di euro da parte della proprietà. Una cifra rapportabile ai costi del CEM.
Non possiamo non sussultare ancora una volta al pensiero di una inconsistente programmazione iniziale che potesse orientare un progetto PISU incentrato su quell’area, davvero degradata, che avrebbe potuto essere oggetto di un realistico percorso di eccezionale riqualificazione, con la possibilità di ospitare una molteplicità di attività o di insediamenti tipo quelli che si vanno oggi propagandando a scopi elettorali.
Un’occasione clamorosamente mancata, un’occasione dove i soldi pubblici avrebbero potuto essere impiegati per creare opportunità di lavoro, anche in sinergia con soggetti privati: pensate a quanti soggetti potevano essere coinvolti man mano che una progettualità condivisa su quell’area avrebbe preso progressivamente forma sia in termini di risanamento, sia in termini di realizzazione di nuovi insediamenti, sia in termini di utilizzo o gestione di strutture innovative.
Non è questione di dietrologia, né di battibecchi, è questione di fare chiarezza e di esprimere rammarico perché tutti i buoni propositi e le illuminate discussioni ora auspicate non abbiano mai avuto spazio con la passata amministrazione, sorda a qualsiasi sollecitazione e monoliticamente unidirezionale nelle sue infelici scelte fallimentari.
Per un certo verso, apprezziamo gli sforzi di riconfezionare un’immagine credibile da parte del centro destra tramite la gragnuola di contenuti, ma si rendano conto i cittadini di quanto tempo e risorse sono state buttate al vento!