UN INTERVENTO SUI DIPENDENTI DEL CANILE

Il consigliere comunale Stefania Minore  ha inviato al Sindaco la seguente lettera a proposito dei dipendenti del canile senza stipendio da quattro mesi:

Illustrissimo Sindaco, i dipendenti che operano presso il canile di Verbania, a suo tempo assunti dalla società Adigest in virtù dell’affidamento del 1/07/2014 poi revocato, non percepiscono lo stipendio da quattro mesi, oltre agli assegni famigliari e la tredicesima. Quando il credito supera la soglia dei 5/7.000 euro si configura il sintomo di una tensione finanziaria non facilmente reversibile, basti infatti pensare che l’insoluto è spesso generalizzato a tutti i dipendenti e quindi il debito va moltiplicato per ogni lavoratore, manifestando così anche la difficoltà a pagare persino la sola prossima mensilità in scadenza e questo per la ditta Adigest è molto probabile visto che ha una situazione analoga anche verso i dipendenti di Tortona.

Le chiedo pertanto, a tutela dei dipendenti, di non liquidare le fatture relative al primo e secondo trimestre 2015. Ricordo all’amministrazione la garanzia predisposta dal legislatore con la riforma del 2003. Infatti l’art. 29 del D.Lgs. 10-09-2003, n. 276, prevede al secondo comma che per i crediti retributivi, contributivi e TFR inerenti le prestazioni lavorative erogate nel corso dell’esecuzione di un determinato appalto, anche se revocato, vi sia la garanzia solidale del soggetto committente e di tutti gli eventuali subappaltatori per un periodo di ben 2 anni dalla ultimazione dell’appalto medesimo.

E’ doveroso da parte del Sindaco, pertanto, trattenere le somme per garantire la retribuzione dei dipendenti non versata dall’appaltatore. Si rammenta che, in caso di mancato adempimento, i dipendenti potranno anche agire nei confronti del committente addebitando anche le ulteriori spese legali con aggravio di costi per la collettività.