UNA DENUNCIA SULLA ALLARMANTE CARENZA DI PERSONALE SANITARIO

UNA DENUNCIA SULLA ALLARMANTE CARENZA DI PERSONALE SANITARIO

Giunge dal responsabile del Comparto Sanità CISL FP, Antonio Dellera, una denuncia sulla situazione davvero allarmante che sta raggiungendo la carenza di personale sanitario, con preoccupanti picchi del 20/30% di dotazione organica in meno di medici , infermieri e operatori sociosanitari in particolare nelle strutture ospedaliere pubbliche e private e nelle R.S.A. delle province di Novara e Vco:  Come sindacato CISL FP del Piemonte Orientale, abbiamo più volte denunciato la gravità del momento per l’estrema carenza di personale,  giunta oltre il limite della tollerabilità. Il super- lavoro al quale sono costretti le lavoratrici e i lavoratori non consente più di recuperare le forze psico-fisiche mettendo a rischio la loro salute e la loro sicurezza. In alcune realtà ospedaliere abbiamo riscontrato evidenze e criticità molto significative sia per la gestione del rischio clinico sia per la qualità del lavoro e del servizio offerto all’utenza. Sebbene il merito della “straordinaria emergenza sanitaria” dovuta alla sofferenza di personale è una situazione nota a tutti, per tamponare questa preoccupante emorragia di personale purtroppo nessuno fa nulla. La cosa che ci indispone, nonostante la nostra perseveranza, è che non siamo ascoltati. La questione del coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori è fondamentale per la costruzione di un percorso e non dovrebbe essere banalizzato , in primis, dalle Direzioni Sanitarie ed Amministrative. La ricerca della concertazione volta principalmente al fine di stabilire dei rapporti stretti coi dipendenti è propedeutica per ricercare soluzioni concrete ai tanti problemi segnalati dagli operatori sanitari . Viceversa abbiamo assistito, specie in questi ultimi mesi, ad una serie d’ atteggiamenti di forte chiusura da parte delle Amministrazioni in apparenza propense solo ad evitare il rapporto con il sindacato, per poi assistere alla solita sterile strategia del “pianto”, allo scopo di mantenere, in particolare nel privato e in parte nelle RSA, il proprio volume d’ attività da gestire. Alla luce di una nuova ondata pandemica , nelle due Provincie sono già stati attivati riconversioni di posti letto in nuclei di acuzia e post acuzia covid; sarebbe davvero necessario riflettere sulle reali carenze di personale medico, infermieri e operatori sociosanitari e sulle soluzioni d’ intraprendere per gratificare lavoratrici e lavoratori sia sotto il profilo economico che sotto il profilo della qualità del lavoro, tutto ciò al fine di evitare un vero tracollo dell’assistenza sanitaria.   La CISL FP  continuerà a denuciare questa straordinaria carenza di professionisti e nel futuro se tale situazione dovesse continuare , il sindacato non potrà fare altro che insistere nell’esprimere pubblicamente il proprio dissenso e disappunto per una politica territoriale e regionale troppo lontana dalla realtà dei reparti di degenza e dalle esigenze d’assistenza e cura di tutti.

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