UNO SPETTACOLO PER I “GENITORI IN GIOCO”

UNO SPETTACOLO PER I “GENITORI IN GIOCO”

Spettacolo teatrale ad ingresso gratuito nell’ambito del progetto “Genitori in Gioco”  mercoledì 11 maggio alle ore 21  nell’auditorium di Sant’Anna alle ore 21  con ingresso libero. E’ il progetto per il sostegno alle responsabilità genitoriali finanziato dalla Regione Piemonte, promosso dalla Rete dei Servizi alla Prima Infanzia 0-6 anni, coordinata dalla Città di Verbania. Lo spettacolo Virginia, una storia di baci e bugie” è interpretato da Silvia Briozzo, Enzo Valeri Peruta, regia Roberto Corona.

La storia.
Angelo e Linda. Un uomo e una donna. Due genitori straordinariamente imperfetti. Angelo e Linda stanotte si trovano alle prese con un’esperienza che non si aspettavano di vivere così precocemente: parlare d’amore a Virginia, la loro bambina. 
Una lunga notte si trasformerà in una girandola di situazioni tenere e divertenti, fatta di incontri e scontri, giochi e spiegazioni bizzarre, abbracci e carezze.

Cosa sanno e cosa capiscono i nostri figli e i nostri studenti oggi dell’amore, del sesso, della sessualità? Come si orientano in mezzo ad una giungla di messaggi che ogni giorno li raggiunge, li colpisce, li eccita e li confonde? E come siamo attrezzati noi adulti per incontrare il grande bisogno di parole, significati, informazioni, emozioni e relazioni che chi cresce va a ricercare nella relazione educativa con gli adulti di cui si fida e che considera significativi?

In un mondo in cui la sessualità è presentata, venduta e rappresentata in ogni angolo, gli unici a stare in silenzio sono spesso i genitori e gli insegnanti, ovvero le persone delle cui parole, chi cresce, ha più bisogno. “Virginia” è uno spettacolo che affronta il tema dell’affettività dei ragazzi e la difficoltà degli adulti di mettersi in relazione con quelle emozioni, con quel mondo circondato da silenzio e imbarazzo.

Con leggerezza e ironia viene anche trattato il tema della famiglia, dell’affetto all’interno della coppia, del tempo sempre più ridotto che viene dedicato al proprio coniuge e ai figli, riconoscendo la centralità dell’amore come base dell’unità famigliare

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