VERBANIA FUTURA: TROPPE CARENZE NELLA PROPOSTA DI VARIANTE AL PRG, NECESSARIA UNA MODIFICA RADICALE

VERBANIA FUTURA:  TROPPE CARENZE NELLA PROPOSTA DI VARIANTE AL PRG,  NECESSARIA UNA MODIFICA RADICALE

Troppe carenze sostanziali nella proposta tecnica di Progetto Preliminare di variante generale al Piano Regolatore Generale elaborata dall’Amministrazione Comunale e necessità di una sua modifica radicale.  E’ questo il giudizio sostanziale che emerge dal documento con le osservazioni del gruppo consigliare Verbania Futura,  illustrato da Giandomenico Albertella con gli altri consiglieri del gruppo civico. Ci si rifà alle indicazioni programmatiche già elaborate del 2019 per sottolineare critiche di fondo al Progetto presentato dalla Giunta che dovrebbe costituire l’occasione e fornire l’opportunità da non perdere per disegnare la Verbania del futuro e nel quale manca invece la necessaria visione strategica in tal senso.  Il rilievo ribadisce del resto una delle principali accuse più volte ribadite nei confronti di Marchionini e della sua Giunta e cioè proprio quella, al di là delle opere realizzate, di non avere saputo fornire il disegno organico di una nuova città.

 

Secondo il Gruppo la futura Verbania dovrà assicurare lo sviluppo sostenibile del territorio rispettando il principio della riqualificazione degli ambiti già urbanizzati e quello del contenimento del consumo di suolo, limitandone i nuovi impegni ai casi in cui manchino soluzioni alternative.  L’applicazione di questi principi mira a salvaguardare le risorse del paesaggio:  la “risorsa oro” rappresentata dalle spiagge, la “risorsa blu” con acqua, lago foce del Toce, torrenti San Giovanni e San Bernardino e rete idrografica dei rii minori,  e la “risorsa verde” con aree agricole, boschi, giardini pubblici e privati. Risorse da collegare attraverso la rete della mobilità ciclopedonale seguendo un progetto di riqualificazione globale del territorio comunale. E occorre progettare  il “mosaico funzionale verde-oro-blu” in riferimento all’intero complesso degli spazi aperti e delle risorse naturali, paesaggistiche, culturali e sociali presenti sul territorio.  indicazioni specifiche a tale riguardo sono  limitare il consumo di suolo e riqualificare la città esistente,  migliorare la qualità ambientale, paesaggistica e architettonica del tessuto edificato,  promuovere il riuso delle aree dismesse e la riqualificazione degli edifici  con interventi di rigenerazione urbana e di recupero paesaggistico.

 

Tra le critiche evidenziate in linea prioritaria sono quelle relative a mancanza di indicazioni sull’area ex Acetati, come esempio più macroscopico delle carenze del Piano che si estendono poi a Piana del Toce, viabilità e mancata tenuta in considerazione della circonvallazione.  L’elenco degli elementi mancanti si estende poi con l’indicazione di 33 osservazioni e proposte relative ad altrettanti temi specifici tra i quali rigenerazione urbana, individuazione immobili degradati,  nuovi parcheggi interscambio,  e piano urbano dei parcheggi,  collegamenti opportuni alla rete ciclopedonale diffusa,  promenade di intra e nuove spiagge pubbliche,  nuove forme di abitare sociale,  pianificazione area ex porto turistico,  gestione zone urbane vulnerabili soggette a rischi di allagamento, itinerari turistici,  parchi urbani post-industriali,  rigenerazione aree ed edifici agricoli,  maglia verde urbana per riportare la natura in città,  percorsi lungo San Bernardino e San Giovanni,  attuazione del masterplan strategico paesaggistico-ambientale del territorio comunale di Land Italia Srl redatto dall’architetto Andreas Kipar.

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