Due appuntamenti questa settimana con la rassegna “Toscanini, l’estro, l’incanto, il genio, l’attualità”, organizzata in occasione del 150° della nascita del Maestro a cura dell’Associazione Musicale “Arturo Toscanini” Verbania con il patrocinio di Comune e Museo casa natale Arturo Toscanini. Dopo il duplice appuntamento con i concerti-saggio di allievi e maestri della Scuola di musica (foto), giovedì 15 alle ore 21 a Villa Giulia è in programma Dal paradiso all’inferno e ritorno, lettere dall’Isolino S. Giovanni omaggio ad Arturo Toscanini. Recital con gli attori Alessandro Marchetti e Luisella Sala, al pianoforte il maestro Alberto Magagni. Moltissime sono le lettere scritte dal Lago Maggiore, soprattutto alla musicista Ada Mainardi Colleoni, e in esse il Maestro rivela la sua personalità e i suoi pensieri su ciò che lo circonda e su ogni aspetto della vita. Venerdì 16, ancora ore 21 a Villa Giulia, Toscanini: l’estro, l’incanto, il genio, l’attualità, incontro-conferenza con Armando Torno giornalista e scrittore, editorialista e saggista. E’ stato responsabile (e fondatore) del supplemento culturale “Domenica” de “Il Sole 24 Ore”, responsabile delle pagine culturali de “Il Corriere della Sera” ed editorialista. Dalla fondazione di “Radio 24” collabora e conduce “Musica maestro”, trasmissione che nel 2014 ha vinto il Premio Flaiano. Ha scritto saggi di carattere filosofico e teologico e altri di carattere musicale.
La rassegna riporta alla ribalta il legame che unì Arturo Toscanini a Verbania in occasione dell’anniversario del grande Maestro che nacque a Parma il 25 marzo 1867. La circostanza riporta alla memoria le iniziative che nel 2007 celebrarono il 50° della scomparsa di Toscanini, spentosi a New York il 16 gennaio 1957. Gli eventi culminanti furono l’1 e il 3 agosto l’esecuzione dell’Aida e della Messa da Requiem di Verdi da parte della Symphonica Toscanini e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino diretti da Lorin Maazel. Si trattò di un momento solenne e irripetibile per la città, che vide le eccezionali esecuzioni su un palcoscenico galleggiante di 350 metri quadrati allestito sulla riva tra il giardino del Grand Hotel Majestic e l’Isolino San Giovanni, in una atmosfera fortemente evocativa in quanto si trattava dei luoghi più frequentati dal Maestro nei suoi soggiorni verbanesi.