ANTONIO MONTANI ANNUNCIA IL PRIMO BILANCIO SOCIALE DEL CAI

ANTONIO MONTANI ANNUNCIA IL PRIMO BILANCIO SOCIALE DEL CAI
Il verbanese Antonio Montani, presidente generale del Club Alpino Italiano, annuncia che per la prima volta il Cai ha redatto il proprio Bilancio sociale, un modello di rendicontazione trasparente, rivolto a tutti i portatori di interesse attraverso un dialogo aperto e costruttivo. Il principio su cui si fonda la logica del documento è quello di spiegare, giustificare a chi ne ha diritto, cosa si sta facendo per rispettare gli impegni presi”. Tra gli obiettivi strategici del Cai inseriti nel Bilancio sociale 2022, ci sono mediazione culturale tra le popolazioni di montagna e le popolazioni di città, avvicinamento dei giovani alla montagna, approccio alla sostenibilità e la formazione all’autoresponsabilità.
Spiega Montani:  È radicata in me la convinzione che ogni singolo euro affidato al Club Alpino Italiano venga portato a valore nel miglior modo grazie all’instancabile lavoro dei nostri volontari. L’esigenza di far percepire questa consapevolezza a tutto il corpo sociale e all’esterno di esso, mi ha spinto convintamente a redigere, per la prima volta nella storia del Sodalizio, il bilancio sociale, un documento che comunica in modo approfondito il valore e la portata della nostra attività ben oltre gli aspetti puramente finanziari e contabili. In questa prima fase il bilancio sociale interesserà tutte le attività svolte e dirette dal Cai centrale. L’obiettivo a medio periodo è però quello di predisporre un bilancio sociale consolidato, che coinvolga anche tutti gli organi territoriali, a partire dai Gruppi regionali e dalle Sezioni, La conseguenza porterà alla luce l’enorme lavoro che le nostre migliaia di volontari, tenacemente e con passione, producono quotidianamente. La consapevolezza di questo valore aggiunto deve rendere orgogliosi noi tutti Soci, nel momento in cui ci interfacciamo con le istituzioni pubbliche e con gli enti privati, proponendo loro di collaborare nei mille modi in cui pensiamo sia giusto far conoscere la montagna e migliorarne la frequentazione.
Il documento è strutturato in tre parti: l‘identità dell’ente (con l’esplicitazione dell’assetto istituzionale, della mission, dei valori etici di riferimento e del disegno strategico), il rendiconto economico (con l’effetto economicamente sostenibile che l’attività dell’ente ha prodotto sulle principali categorie di stakeholder) e la relazione sociale (con i risultati ottenuti in relazione agli impegni, ai programmi e agli effetti sui singoli stakeholder). Le ultime pagine del Bilancio sociale danno spazio agli obiettivi di miglioramento che l’associazione si è prefissa per prossimo futuro. Come esempio che dimostra come il Cai sia un moltiplicatore di risorse economiche grazie all’impegno dei suoi 12.000 volontari, c’è il bando rivolto alle Sezioni, del valore di 300.000 euro, con il quale la Sede centrale ha finanziato lo scorso anno la manutenzione dei sentieri su tutto il territorio nazionale. Con queste risorse sono stati sistemati circa 84.000 km di rete sentieristica.
In questo caso il valore generato dal Cai emerge sia nella sistemazione di un bene comune, usufruibile da chiunque, sia nel valore esponenziale, generato dall’attività dei volontari. Se si stima in 150 euro al km il costo della manutenzione dei sentieri (tra materiali, attrezzature, tempo impiegato dai volontari, benzina ecc), il valore generato dal Cai è di circa 13 milioni di euro.
Nelle foto Antonio Montani e soci del Cai impegnati nella manutenzione di sentieri

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