“Segni d’acqua e di colore” è il titolo della mostra di acquerelli che la nota pittrice verbanese Carla Chiaberta Barabino espone da ieri al 13 luglio presso Vittoni Space Florence Life & Art a Firenze. Nel capoluogo toscano l’Artista presenta una serie di opere che riassumono ed evidenziano la tecnica e i temi a lei più cari. La delicatezza dei tratti cromatici che si fondono quali magicamente con l’elemento fluido dell’acqua, si traduce in immagini floreali ritratte nello scorrere delle stagioni, in paesaggi e atmosfere evanescenti e in pallidi ricordi. Quasi fosse una poesia, l’acquerello diventa per l’Artista espressione di emozioni e sentimenti.
Carla Chiaberta, nata a Torino, vive e lavora a Verbania. Avviata fin dall’adolescenza alla pittura, verso la fine degli anni ’70 ha scoperto la vocazione all’acquerello. Perfezionatasi alla scuola “Gruppo artistico Mediolanum” di Milano (1979), socia dell’A.I.A.(Associazione Italiana Acquerellisti) dal 1988, eletta “Sociétaire” del “Salon d’Automne” al Grand Palais di Parigi dal 1991, partecipa alla vita artistica italiana e internazionale prendendo parte a importanti manifestazioni d’arte con mostre personali e collettive, conseguendo numerosi e prestigiosi premi, sia in Italia (Verbania, Milano, Torino, Genova, Verona, Roma, Siena, Arezzo) che all’estero (Berna, Johannesburg, Parigi, Dublino, Barcellona, Città del Messico, Anversa, Dallas, Mosca, San Pietroburgo, New York, Fremantle – Australia). La cornice del luogo in cui vive, il lago Maggiore con le sue isole,ni suoi giardini e il paesaggio circostante, ma anche atmosfere di altri luoghi da lei visitati, sono sempre stati la sua fonte ispiratrice. Accanto a ritratti, a luminosi scorci di giardino e immagini floreali hanno avuto particolare rilievo e significato nella sua produzione nartistica gli acquerelli ispirati alla musica. Nelle varie fasi della sua ricerca Carla Chiaberta ha usato spartiti musicali all’interno delle composizioni pittoriche, Il legame a lei caro con la musica nasce dall’ambiente familiare, in particolare dalla figura del padre compositore e direttore d’orchestra.
