DIBATTITO ACCESO SULLA PRIVATIZZAZIONE DEL FORNO CREMATORIO

DIBATTITO ACCESO SULLA PRIVATIZZAZIONE DEL FORNO CREMATORIO

Dopo il lungo dibattito che ha caratterizzato l’ultima seduta del consiglio comunale, proseguono discussioni e interventi tra i partiti e in città sulla approvazione del progetto che affida a privati la gestione del forno crematorio al cimitero di Pallanza. In sostanza il progetto approvato  ha come obiettivo il raddoppio della linea ora esistente,  la sistemazione e il rinnovamento della struttura con un investimento di 1,8 milioni di euro da parte di una impresa privata che poi si occupa della gestione.  Giunta e maggioranza ritengono questa soluzione opportuna e necessaria per salvare l’impianto e su ciò concordano i gruppi di minoranza che hanno votato a favore (Comunità.vb, Nuovo Centro Destra, Fronte Nazionale).   Contrari al project financing sono invece gli altri gruppi di opposizione che criticano la privatizzazione del servizio e la crescita di inquinamento.

Sulle motivazioni del voto  ecco i comunicati diffusi da Fronte Nazionale  e Sinistra Unita:

Abbiamo appoggiato la proposta del Sindaco valutando le difficoltà di manutenzione  del forno e lo stato ormai non più tollerabile della gestione del servizio, le cui indispensabili modifiche comportano un impegno finanziario che il Comune non è in grado, in tempi brevi, di sopportare. A parte l’insufficienza della Sala Commiato, mancano celle frigorifere per lunga degenza e deposito di resti mortali e indecopomposti; manca  una sala deposito dei feretri decorosa; manca una sala di attesa dignitosa con i comfort necessari; inoltre i tempi di attesa della consegna delle ceneri sono estremamente lunghi con ritiro non immediato. Non è piu pensabile in previsione di un costante aumento delle richeste mantenere un servizio così delicato con attrezzature vetuste e carenze di personale che, pur garantendo il servizio con sacrifici personali,  è pure addetto ad altri servizi cimiteriali. Sono ormai indispensabili, consistenti ed immediati investimenti  per la ristrutturazione globale del servizio, per la sostituzione del forno e per garantire  la  presenza del personale adeguatamente affiancato da una professionalità tecnica adeguata. Mantenere lo stato attuale significava andare incontro ad una non lontana sospensione del servizio, anche in considerazione della presenza di un tempio crematorio attrezzato e molto efficiente a Domosossola. Giusto pertanto il progetto di indagare la possibilità di affidare il servizio a Ditta esterna fatta salva  la salvaguardia dei posti di lavoro e di adeguate garanzie di trattamento di  verso i residenti in Verbania.

Il Fronte Nazionale, peraltro, valutando la necessità di maggiore cura dei cimiteri cittadini, ha condizionato il voto favorevole proponendo con un emendamento l’allargamento della gestione esternalizzata, unitamente al Forno,  ai Cimiteri cittadini. La proposta è stata accolta dal Sindaco e  dal Consiglio Comunale e riguarderà in fase iniziale il cimitero di Pallanza.

Considerazioni sulla rinuncia di introiti (i famosi 250.000 Euro nel 2014, che si ridurranno del 30%  nel 2015 per la lunga interruzione del servizio) sono opinabili ed aleatorie in quanto gli investimenti necessari alla ristrutturazione globale del servizio, che peraltro non sarebbero possibili stante le limitazioni di legge attuali, avrebbero azzerato per anni gli eventuali profitti del Comune.

Il Fronte nazionale, sempre attento alla gestione della cosa pubblica, ritiene di avere effettuato in questo caso, al di fuori di logiche politiche e di schieramento, la scelta più appropriata per il bene della città.

FRONTE NAZIONALE

Il Partito Democratico insieme al Fronte Nazionale, al Nuovo Centro Destra e a Comunità.vb hanno votato per la privatizzazione del forno inceneritore del Comune. Un altro pezzo di bene pubblico che produce utili che va a beneficio dei privati. Ma non solo, su proposta del Fronte Nazionale il PD ha deciso di ampliare la privatizzazione anche ai servizi cimiteriali del Cimitero di Pallanza (dicono in via sperimentale).
Si è delineata in consiglio una nuona alleanza di Centro-Destra sulle politiche di privatizzazioni dei Servizi comunali.
Ma cosa comporterà tale scelta?
Meno introiti nelle casse comunali (attualmente incassa 250.000 euro annui di utile).
Meno garanzie per i lavoratori addetti e per quelli futuri, così come avviene in tutte le privatizzazioni, si abbassano salari e diritti.
Raddoppio della linea che attualmente può incenerire 1300 salme e che se fosse installato ad esempio un nuovo forno come quello di Domodossola con una capacità di 2700 salme all’anno si potrebbe arrivare a 4000 cremazioni.
L’aumento delle cremazioni significherebbe di conseguenza l’aumento delle emissioni in atmosfera dei fumi non certo benefici per la cittadinanza, nel quartiere a più alta densità di popolazione, Sant’Anna.
Probabile aumento delle tariffe per i cittadini.
Non c’è nessuna urgenza o necessità di raddoppiare la linea se non il beneficio del privato che andrà a gestire il servizio al posto del Comune.
Basta socializzare le perdite e privatizzare i guadagni.

SINISTRA UNITA

 

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