Segnali positivi sulla dinamica delle imprese e emorragia dell’artigianato che rallenta nel primo trimestre 2014. Sono gli unici elementi di conforto che emergono dalla Giornata dell’economia promossa presso la Camera di Commercio a Villa Fedora di Baveno, incoraggianti ma da valutare con estrema cautela prima di trarne conclusioni. Del resto lo stesso presidente dell’Ente camerale Cesare Goggio ha dichiarato che la ripresa non c’è ancora. Nel primo
trimestre dell’anno in corso con 286 nuove iscrizioni e 318 cessazioni, per un saldo -32 e un tasso di crescita -0.24 per cento, la provincia del Vco si colloca al 18° posto a livello nazionale nella graduatoria delle province per tasso di crescita sul totale delle imprese. Intanto nello scorso anno si è scesi sotto la soglia delle 14.000 imprese in un Vco in cui nascono sempre meno attività imprenditoriali, soprattutto medio-piccole che costituiscono una parte fondamentale del tessuto economico locale. Certo il dato della disoccupazione attestata poco sopra il 7 per cento sorprende positivamente rispetto ai dati drammatici che giungono a livello regionale e nazionale, ma bisogna considerare nel bilancio delle forze lavorative la presenza in provincia di 5.000 lavoratori transfrontalieri.
Segnali positivi sulla dinamica delle imprese e emorragia dell’artigianato che rallenta nel primo trimestre 2014. Sono gli unici elementi di conforto che emergono dalla Giornata dell’economia promossa presso la Camera di Commercio a Villa Fedora di Baveno, incoraggianti ma da valutare con estrema cautela prima di trarne conclusioni. Del resto lo stesso presidente dell’Ente camerale Cesare Goggio ha dichiarato che la ripresa non c’è ancora. Nel primo trimestre dell’anno in corso con 286 nuove iscrizioni e 318 cessazioni, per un saldo -32 e un tasso di crescita -0.24 per cento, la provincia del Vco si colloca al 18° posto a livello nazionale nella graduatoria delle province per tasso di crescita sul totale delle imprese. Intanto nello scorso anno si è scesi sotto la soglia delle 14.000 imprese in un Vco in cui nascono sempre meno attività imprenditoriali, soprattutto medio-piccole che costituiscono una parte fondamentale del tessuto economico locale. Certo il dato della disoccupazione attestata poco sopra il 7 per cento sorprende positivamente rispetto ai dati drammatici che giungono a livello regionale e nazionale, ma bisogna considerare nel bilancio delle forze lavorative la presenza in provincia di 5.000 lavoratori transfrontalieri.