TITOLARE DI ESERCIZI COMPRA ORO SIMULA UNA RAPINA E PATTEGGIA LA CONDANNA

Si è concluso dopo lunghe e complesse indagini del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Verbania condotte nel massimo riserbo, il caso di Alfio Mandelli, proprietario di diversi esercizi commerciali di compra oro nel Vco, che nel mese di agosto dello scorso anno denunciò di essere stato aggredito da quattro persone dopo aver varcato in macchina il cancello della sua abitazione ad Agrano di Omegna. Il Mandelli aveva precisato che i malviventi, armati di pistola,  gli avevano immobilizzato i polsi e lo avevano condotto in un bosco vicino legandolo al tronco di un albero.  Le indagini  sull’accaduto e le testimonianze raccolte hanno suscitato perplessità su quanto dichiarato per diversi motivi, tra cui in particolare il sabotaggio di sole due telecamere del sistema di videosorveglianza e il fatto che il giorno della rapina il Mandelli avrebbe trasportato i preziosi in orario di chiusura dei suoi esercizi commerciali.  Inoltre attraverso la visione di immagini registrate dalle telecamere  sono stati rilevati comportamenti sospetti del denunciante, giustificabili solo con una simulazione del reato: tra l’altro era stato ripreso nei giorni precedenti la presunta rapina mentre mostrava as un amico la sua capacità di legarsi i polsi da solo con fascette di plastica im modo analogo a come è stato rinvenuto immobilizzato.  I gravi e circostanziati elementi di colpevolezza raccolti a carico del Mandelli, che si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio del Pubblico Ministero,  hanno condotto alla sua denuncia per i reati di simulazione di rapina e sequestro e alla conseguente richiesta di rinvio a giudizio.  Il Gup del Tribunale di Verbania ha accolto la richiesta di patteggiamento dell’interessato e lo ha condannato a sei mesi di reclusione e 45.000 euro di multa con pena sospesa.

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata.