Alcuni giorni or sono abbiamo pubblicato le dichiarazioni di Mirella Cristina sul tema della qualità dell’aria a Verbania, nelle quali la capogruppo consiliare di Forza Italia affermava che ai verbanesi non viene dato il diritto di sapere che aria respirano. A tali dichiarazioni l’assessore all’ambiente Laura Sau replica ora che tale affermazione è errata visto che i dati sono pubblici e visibili da tutti sul sito Sistema Piemonte della Regione Piemonte (con un link dal sito del Comune di Verbania). I dati segnalano come nel 2017, a Verbania, ci siano stati complessivamente 13 superamenti del limite giornaliero previsto, a fronte di un tetto massimo di 35 superamenti annui concessi dalla normativa. Si ricorda anche che la qualità dell’aria della città è monitorata dalla centralina fissa sita in via Filatoio (asilo Gabardi) in località S. Anna; la tipologia e l’ubicazione delle centraline è definita per competenza dalla Regione Piemonte (e non dal Comune) nell’ambito della Rete Regionale di rilevamento, che è pensata e strutturata anche ai fini modellistici per la stima dei valori di qualità dell’aria laddove non è presente una centralina. Pertanto, in quest’ottica, la Regione ha inteso destinare a Verbania una centralina cosiddetta “di fondo urbano” e ha individuato allo scopo il sito di via Filatoio. I dati rilevati dalla centralina sono da sempre pubblicati sul sito del Comune di Verbania, attualmente attraverso il link diretto al portale Sistema Piemonte (servizi on line della Regione Piemonte per i cittadini e per le Pubbliche Amministrazioni). Perciò, dal link http://www.comune.verbania.it/Servizi-al-cittadino/Ambiente/ARIA-AMBIENTE-Qualita/QUALITA-DELL-ARIA-Dati-rilevati si accede a http://www.sistemapiemonte.it/ambiente/srqa/conoscidati.shtml ove, cliccando sul pulsante “consulta i dati” è possibile selezionare la centralina di Verbania, il parametro che si desidera consultare e il periodo. Si specifica infine che per il parametro PM10 i dati validati e pubblicati sono registrati da un rilevatore di tipo non automatico (“PM 10 basso volume”), pertanto la disponibilità del dato non è in tempo reale ma differito di qualche giorno. Esiste un secondo rilevatore utilizzato solo per studi di modellistica dispersiva, i cui dati non sono di riferimento, che restituisce dati in tempo reale a cui accedono solo i tecnici di sistema.
