Giordano Andrea Ferrari, entrato lo scorso marzo in consiglio comunale in surroga di altro consigliere dimissionario quale indipendente di area socialista eletto nella lista del Pd, lascia la maggioranza e passa all’opposizione. Già ripetutamente critico nei confronti dell’amministrazione, ha diffuso il seguente comunicato:
Ho contribuito ad eleggere l’attuale sindaco Silvia Marchionini, aderendo ad un progetto politico fondato su un programma amministrativo che condividevo. Da cittadino ed elettore prima e da consigliere comunale poi, mi sono trovato di fronte ad una realtà politica e amministrativa diversa da quella che avrei dovuto avere davanti. Ho cercato di incidere su questa situazione negativa,
proporre critiche e riflessioni, evidenziare il mancato rispetto di impegni programmatici. Ho lottato contro un modo di amministrare
in cui il ruolo di indirizzo proprio del consiglio comunale è sistematicamente disatteso. Ho cercato di cambiare una gestione del Comune in cui le compagini politiche e sociali di teorico riferimento della giunta e del sindaco sono ignorate.
Non ho interessi personali da difendere e da uomo libero debbo conto solo alla mia coscienza. Ho una bella famiglia, un buon lavoro,
conduco una vita tranquilla e riservata e pertanto non avendo bisogno di mettermi in mostra o essere protagonista effimero della vita cittadina, ho sempre espresso il mio dissenso in modo civile e moderato.
Oggi è tempo di trarre le somme e prendere una posizione coerente ai miei valori e rispettosa delle mie esperienze, delle mie competenze e delle mie convinzioni. Sono contrario a troppe delle scelte del sindaco Silvia Marchionini e della sua Giunta : contrario alla vendita delle case popolari, contrario alla privatizzazione del forno crematorio, contrario alla costosissima gestione del Cem, contrario alla politica dei grandi posteggi in cemento armato, contrario alla gestione insufficiente delle manutenzioni di strade e patrimonio comunale, contrario ai mancati interventi sulle spiagge, contrario alla privatizzazione di ConSer Vco, contrario alla mancanza di un progetto amministrativo fondato sui giovani e sul lavoro giovanile, sconcertato dalla mancanza di un progetto di città,
contrariato da una assenza di condivisione e confronto politico.
Quale ? Quale altra scelta oggi, se non lasciare, anche formalmente, la maggioranza ? Oggi dunque annuncio il formale passaggio all’opposizione.
