LA POLIZIA INTERVIENE PER MOVIMENTI SOSPETTI IN UN CASOLARE ABBANDONATO, MA ERA TUTTO UN GIOCO

LA POLIZIA INTERVIENE PER MOVIMENTI SOSPETTI IN UN CASOLARE ABBANDONATO, MA ERA TUTTO UN GIOCO

Sette ragazzi, zaini voluminosi in spalla, un casolare abbandonato fuori dalle più comuni vie di transito di Casale Corte Cerro. Gli ingredienti per dubitare su questi movimenti c’erano tutti e così, allertati dalla segnalazione di un cittadino, gli operatori di Polizia si portavano con tempestività sul luogo. Entrati nella fatiscente costruzione attraverso un finestra divelta, i poliziotti udivano voci concitate provenire dai piani superiori. Mentre salivano fino al terzo piano della struttura, il tono dei dialoghi si faceva via via più allarmato fino tramutarsi in richieste di aiuto e in urla terrorizzate che risuonavano negli ambienti deserti.  Per fortuna era tutto un gioco e cioè il tentativo di un gruppo di giovani, la maggior parte minorenni, appassionati di cinematografia horror, di produrre un cortometraggio del loro genere preferito. Nei loro zaini, videocamere, macchine fotografiche e accessori per il trucco e per gli effetti speciali confermavano la versione data agli agenti. I giovani venivano condotti in Commissariato a Omegna per gli accertamenti di rito, al termine dei quali i minorenni venivano affidati ai genitori. Il proprietario dell’immobile, invitato a formalizzare la querela, decideva di soprassedere.

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