E’ cresciuto quasi 4 cm all’ora il Lago Maggiore nelle ultime 24 ore, passando da 193.90 a 194.82, a pochi passi dal primo livello di allerta posizionato a 195 m s.l.m. Una risalita del livello importante ma, fortunatamente, non in grado di creare al momento danni ai comuni lacuali. Con le precipitazioni che si sono interrotte questa notte il livello potrebbe ancora salire di alcuni centimetri ma senza destare particolari preoccupazioni e anche le piogge previste nelle prossime ore dovrebbero essere di modesta intensità, quindi non in grado di incidere in modo deciso sul livello attuale del Maggiore. In qualunque caso sarebbe opportuno che si cominciasse a discutere del livello del lago in modo un po’ più approfondito e soprattutto a livello istituzionale dal momento che come ricorda qualche lettore ci sono in ballo molti interessi, a monte e a valle; con le dighe che producono energia, con il turismo estivo sul lago, con la diga della Miorina a valle, e chissà forse anche qualcun altro. E in questi casi c’è sempre qualcuno che ci guadagna e qualcuno che ci perde: il problema è che questa bilancia pare sia molto inclinata dalla parte di chi ci perde; ricordiamo che proprio in questi giorni, 14 anni fa, nel 2000, un’eccezionale e prolungata ondata di maltempo causò ingentissimi danni soprattutto nella parte piemontese del lago Maggiore.
* L’immagine, scattata da Paolo Minioni, dell’imbarcadero di Verbania Pallanza, si riferisce all’alluvione del 2000
