NO AL POTENZIAMENTO DELL’AVIOSUPERFICIE DI MASERA

In una lettera inviata ad autorità regionali e provinciali, l’associazione ambientalista verbanese “Amici di Wilderness” chiede di non potenziare l’aviosuperficie di Masera  per la sua posizione inopportuna nell’alveo di esondazione del Toce e alla luce dei disastri avvenuti negli ultimi anni per il mancato rispetto delle normative che prescrivono di rispettare le caratteristiche dei fiumi. E’ un’opera assurda che non si sarebbe mai dovuta realizzare e che non è il caso di salvare, si legge nella lettera.  E si prosegue: Anziché provvedere a nuovi argini per proteggere l’area, invitiamo le autorità a chiedere anzi di sgomberarla, ad avviare un’indagine per appurare la responsabilità di chi ha autorizzato a suo tempo l’aviosuperficie e a prendere poi nei loro confronti i provvedimenti opportuni.

 

Non è davvero il caso di “salvare l’aviosuperficie di Masera”, in quanto si tratta di un’operaassurda che non si sarebbe mai dovuta realizzare, anche tenendo conto delle rovinose piene del Toce, avvenute già ben prima dell’attuale tropicalizzazione del clima .

Questo è confermato dal fatto che –come dice un giornale-, quest’anno “la pioggia intensa, ma non trascendentale, … ha fatto alzare l’acqua quasi a livello della pista”. E ad ulteriore conferma dell’assurdità di quest’opera, “Italia Nostra” ricorda che nel 2000 i capannoni dell’aviosuperficie sono stati sommersi da una piena di 3 metri ..

 

Riteniamo che gli utenti del sito –avendo compiuto una scelta dissennata ed incurante del rispetto per le esigenze naturali dei fiumi-, ora debbano essere decisamente invitati a dedicarsi ai loro passatempi nei non lontani piccoli aeroporti di pianura.

 

E non si vede perché, per proteggerla, la comunità dovrebbe costruire a sue spese nuovi argini, solo per il divertimento dei soci di Air Valdossola. Tanto più che neppure si sarebbero dovuti costruire i “pochi argini che dovrebbero proteggere l’area”, se si avesse avuto il buon senso di rispettare l’area di esondazione del fiume, per evitare di aumentarne il volume d’acqua e i danni durante le piene.

 

Riteniamo pertanto che la Provincia del VCO ed il Comune di Masera – per rispettare le leggi naturali che governano i fiumi e preoccupandosi di limitare i danni delle piene-, in una convenzione non avrebbero dovuto neppure definire quest’operacome “di importante interesse provinciale”, in quanto per le emergenze si possono usare gli elicotteri, che hanno minori esigenze di spazio per gli atterraggi.

 

 

 

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