TRUFFA UN’ANZIANA SPACCIANDOSI PER CARABINIERE. FERMATO E ARRESTATO

TRUFFA UN’ANZIANA SPACCIANDOSI PER CARABINIERE. FERMATO E ARRESTATO

I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Domodossola hanno arrestato un 24enne  per truffa aggravata in flagranza di reato e lo hanno denunciato a piede libero per il porto abusivo di  un coltello.  Da mesi la provincia è oggetto delle attenzioni di truffatori senza scrupoli  che adescano le vittime, perlopiù anziane, con la  cosiddetta tecnica del falso Carabiniere.  Ieri i militari stavano svolgendo uno dei tanti servizi predisposti per contrastare  questo reato particolarmente odioso, quando hanno visto una persona sospetta alla stazione dei treni  salire su un taxi. Sapendo che la tecnica di spostarsi a bordo di taxi o mezzi pubblici è metodo spesso  utilizzato per dissimulare gli spostamenti,  hanno deciso di seguire, con auto di copertura,  il taxi. Il veicolo si è diretto verso Vogogna, dove il giovane sospetto è sceso dal mezzo. Dopo aver suonato al campanello di un’abitazione e non ottenendo risposta, il  giovane ha iniziato a girovagare per le vie limitrofe. Senza mai perderlo di vista i Carabinieri hanno  continuato a seguirlo a distanza, notando che lo stesso era entrato in un complesso abitativo. Dopo  esserne uscito, i Carabinieri hanno  deciso di fermarlo e identificarlo. Sottoposto ad un primo controllo il ragazzo, di origini campane e  residente nel milanese, è stato trovato in possesso di un coltello.                                                                                                                                              Questo ha permesso di accompagnarlo nella vicina caserma di Premosello Chiovenda dove,  sottoposto a perquisizione personale, ha consegnato una busta di carta contenente denaro contante e  gioielli in oro che nascondeva negli slip. Alla richiesta della loro provenienza la risposta è stata che  erano suoi e che li aveva nascosti perché non aveva un altro posto sicuro.  Proprio durante queste operazioni, i Carabinieri forestali di Vogogna hanno riferito di essere stati contattati da una donna verosimilmente vittima di una  truffa del falso Carabiniere.   Contattata la vittima, i militari non ci hanno messo molto a capire che il giovane fermato  era uno degli autori della truffa, ed in particolare l’incaricato del ritiro dei soldi e dell’oro. I Carabinieri hanno accertato che un complice, spacciandosi per Comandante dei Carabinieri,  aveva chiamato la vittima, una donna di 84 anni, sul telefono cellulare dicendole che il figlio aveva  investito un ciclista. Al momento era trattenuto in caserma e rischiava di andare in carcere se la madre  non avesse consegnato 12.000 euro. Non avendo quella cifra in casa, la vittima ha risposto che sarebbe  dovuta andare in banca, ma il suo interlocutore la bloccava dicendole che non c’era tempo e che di lì  a poco il figlio sarebbe stato portato in Tribunale. Nel frattempo le passava un altro uomo che si  presentava come l’avvocato, che le diceva che sarebbero bastati 5.000 euro e l’oro che aveva in casa.                                                                                                                                                                                                                                                                                        Ad ogni tentativo della donna di riagganciare per contattare uno degli altri figli, il suo interlocutore lo impediva dicendole che non c’era tempo. Quando la donna provava a riagganciare veniva  immediatamente richiamata ed ammonita a non chiudere la conversazione.  Alla fine la vittima è stata invitata a riporre soldi e oro in una busta da consegnare ad un altro  Carabiniere che sarebbe passato di lì a poco. Cosa che l’anziana ha fatto, scrivendo su un lato il proprio  nome e cognome e sull’altro il nome del Carabiniere che sarebbe passato. Poco dopo al cancello si è  presentato un giovane che ha ritirato la busta e si è allontanato. Il tutto mentre la vittima era ancora  trattenuta al telefono dal suo interlocutore.  Solo dopo aver chiuso la chiamata e aver contattato il figlio, si è resa conto di essere stata truffata. Dopo aver raccolto la denuncia della vittima, i Carabinieri non hanno avuto alcun dubbio sulla provenienza della busta trovata addosso al ragazzo. All’interno oltre 130 grammi di monili in oro. Ai veri Carabinieri non è restato che dichiarare in arresto il “falso collega” per truffa aggravata. Il  ragazzo è stato trattenuto nella caserma di Domodossola in attesa dell’udienza per direttissima. Il Giudice del Tribunale di Verbania, dopo averlo interrogato, ha convalidato l’arresto applicandogli  la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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