UN INTERVENTO DELLA CGIL SU SALVAGUARDIA E GESTIONE PUBBLICA DEL CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI

UN INTERVENTO DELLA CGIL SU SALVAGUARDIA E GESTIONE PUBBLICA DEL CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI

La Cgil Novara Vco, dopo avere partecipato all’incontro convocato dal Coub Vco alla Casa della Resistenza sul piano industriale e sui futuri assetti societari di ConSer Vco manifestando tutte le preoccupazioni maturate nelle assemblee dei lavoratori,  diffonde oggi con il proprio segretario Attilio Fasulo il seguente comunicato:
  
Chiediamo che la scelta fatta a suo tempo dall’ assemblea dei Sindaci del 5 agosto 2016, sia rivista anche alla luce delle novità relazionateci, e che le prossime decisioni politico-imprenditoriali tengano in considerazione gli interessi generali del territorio del VCO, le compatibilità economiche-finanziarie e la qualità dei servizi erogati.
 
La CGIL ha sostenuto in tutte le sedi, in Prefettura e negli incontri con il CdA di ConSer VCO, l’opportunità di rinviare la gara di appalto “a doppio oggetto”, ed utilizzare il tempo recuperato per predisporre un piano di rafforzamento e di sviluppo della società.
 
Il contesto stesso è mutato a seguito delle decisioni della Corte Costituzionale sul conferimento ai privati di servizi pubblici locali, che consentono, in un modificato quadro normativo, di scegliere e non subire.
 
Nella prossima “Conferenza dei Sindaci” che sarà convocata probabilmente all’inizio dell’autunno, abbiamo chiesto un confronto sindacale unitario, fiduciosi che si discuta della necessità di una regia adeguata a gestire una vicenda complessa e rilevante per il nostro territorio.
A tutto ciò si aggiunge l’impossibilità di localizzare altrove, un nuovo impianto di trattamenti dei rifiuti differenziati, ad oggi collocato in capannoni nell’ area dell’ex forno inceneritore, a Prato Michelaccio.
 
Abbiamo un inceneritore da smantellare, un argine da alzare, i vincoli imposti dai tecnici della Regione Piemonte e dell’Autorità  Distrettuale di Bacino Idrografico del Po, emersi nella Conferenza dei servizi Provinciale di metà luglio e, soprattutto manca ancora la quantificazione definitiva dei costi di decommissioning e bonifica relativi all’ operazione (Come possiamo volere un privato se non siamo in grado di digli quanto dovrà investire???)
 
Proprio per queste nostre preoccupazioni, crediamo che non sia possibile pensare che ConSer VCO,  una delle più grandi aziende del territorio del VCO, con un bilancio di oltre 25 milioni di euro annui e con un organico di oltre 270 lavoratori, viva momenti di totale incertezza nelle scelte direzionali ed operative, che necessitano invece di un “forte piano industriale” che permetta il rafforzamento del ciclo della gestione integrata dei rifiuti, con il conseguente equilibrio tra costi del servizio, qualità ambientale, diritti e  tutele dei lavoratori, in un settore, quello dell’ Igiene ambientale, così strategico e delicato.

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