Sulla questione ospedaliera interviene con un comunicato Sinistra Ecologia Libertà del Vco, dichiarando irricevibile il diktat dell’assessore regionale alla sanità Saitta e inaccettabile lo scaricare sulla realtà locale la scelta su quale dei due Dea debba essere sacrificato, ben sapendo che così avrebbe scatenato la guerra fra i poveri, fra Verbania e Domodossola, per poi decidere sopra la testa di una popolazione divisa. Sel chiede alla Giunta regionale di sospendere una cdecisione troppo affrettata, mentre occorre analizzare con calma e ponderazione come riordinare la rete ospedaliera, sulla base di dati obiettivi, tecnici e scientifici fra cui non può mancare una seria considerazione della realtà geografica e orografica della provincia, avendo in mente una progettazione che tenga conto di una visione globale della tutela della salute. Vengono manifestati dubbi sul fatto che l’operazione comporti reali risparmi e non se mai un ingente impegno di spesa nello spostamento di reparti, e se siano state valutate le conseguenze nel medio e lungo periodo, in termini di incremento della mobilità passiva e di conseguente progressivo depauperamento della sanità pubblica. In conclusione Sel chiede il mantenimento di entrambi i DEA e di riaprire le assunzioni, dopo i 5 anni di blocco cotiano che hanno portato chi lavora nei reparti a turni impossibili, che – oltre ad essere insostenibili per il personale medico e paramedico – finiscono per mettere a rischio la qualità stessa delle prestazioni. La carenza di personale qualificato obbliga inoltre l’ASL ad avvalersi di consulenti, il cui costo è di gran lunga superiore a quello del personale in organico. Riaprire il turn over è quindi una manovra di risparmio, oltre che tendente a riqualificare le prestazioni di quello che è e deve restare un servizio pubblico.