UNA LETTERA SUI VIGILI URBANI

Purtroppo da qualche tempo si sentono parecchie lamentele a Verbania sul modo di porsi dei nostri vigili. Si conclude con queste parole la lettera di Livio Serafini che riporta ancora una volta l’attenzione sul tanto discusso comportamento dei vigili urbani e che pubblichiamo di seguito integralmente anche perchè “purtroppo” le considerazioni espresse si sentono in effetti ripetere in termini analoghi, più o meno accesi, da numerosi cittadini.

I nostri solerti e inflessibili vigili urbani, applicando la legge, hanno interrotto una messa! I fatti: a Trobaso, durante la celebrazione della S.Messa domenicale, gli agenti hanno notato delle auto parcheggiate, impropriamente, a bordo strada e hanno iniziato a comminare multe, esattamente come due giorni prima quando, nella stessa parrocchia di S. Pietro, era in programma il saggio di duecento bambini, i cui genitori e nonni avevano lasciato l’auto dove si poteva, data la consistente presenza di partecipanti. Certo, la legge è legge, ma anche il buonsenso e la capacità di gestione equilibrata delle regole fanno parte della dotazione umana! Qualcuno, notando l’azione dei vigili, è corso in Chiesa avvertendo i fedeli di quanto stava accadendo fuori: a quel punto tutti gli interessati si sono riversati all’esterno lasciando il prete di stucco.

Colgo l’occasione di questo articolo per domandare, per la terza ed ultima volta, al dirigente del Corpo dei Vigili Urbani, perchè a Trobaso si è così inflessibili, mentre invece a Intra, e segnatamente nel rione Sassonia, al sabato, giorno di mercato, è permesso parcheggiare ovunque sia possibile, dove per ovunque intendo in divieto di sosta, in curva, contromano, sui marciapiedi, nelle aree destinate ai pedoni, sulle strisce pedonali, sugli scivoli per i portatori di handicap e tutto questo non limitatamente agli orari di mercato, ma ben oltre e senza che ci sia una sorveglianza e un controllo della situazione. Ho più volte denunciato quanto sopra, allegando allo scritto foto di testimonianza, senza mai ricevere risposte dagli interessati, risposte che se non mi verranno in tempi ristretti, mi vedranno costretto a rivolgermi ad istanze superiori.

Colgo anche l’occasione per fare una riflessione sulla funzione della polizia municipale che non è solo quella, meno scomoda, di fare incursioni improvvise in assenza dell’utente o di fare cassa tartassando alla chetichella coloro che non rispettano le regole della sosta; ci piacerebbe tantissimo apprezzare la figura del vigile che sorveglia e controlla, che fa azione di educazione e di prevenzione, che sa dosare il rapporto tra inflessibilità punitiva e comprensione della specificità di alcune situazioni, che sia un riferimento amico del cittadino e non solo un temuto castigatore. Ci piacerebbe vederlo spesso nei quartieri anche per monitorare il traffico veicolare spesso scorretto e pericoloso, per sanzionare arditi giovincelli che scorrazzano ovunque con motorette rumorosissime, per punire l’abbandono dei rifiuti, per cercare di arginare il fenomeno dei frequenti vandalismi sull’arredo pubblico. Purtroppo da qualche tempo si sentono parecchie lamentele a Verbania sul modo di porsi dei nostri vigili.

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