L’associazione Sottosopra organizza sabato 17 marzo alle ore 20.45 al Kantiere di Possaccio una serata con ingresso libero a tutti per la proiezione del documentario “Ten years later – Dieci anni dopo“. A presentarlo ci saranno padre Kizito Sesana, missionario comboniano a Nairobi, e Gian Marco Elia, presidente dell’Ong Amani. La serata sarà l’occasione per riallacciare il rapporto tra l’associazione ed i progetti di Amani a Nairobi, un rapporto che dura da 10 anni, e per confrontarsi sui progetti di cooperazione e solidarietà che mettono al centro le persone e le loro storie, offrono un sostegno duraturo e diversificato nel tempo e valorizzano le risorse presenti nelle realtà dove si interviene, come la comunità di Koinonia che a Nairobi e dintorni gestisce centri per ragazzi di strada e progetti per il loro reinserimento nella società.
L’evento è organizzato in collaborazione con Raggio Verde, Oratorio Nuova Realtà di Ghiffa, 21 Marzo, Libera Vco e Amani. Al termine della proiezione ci sarà l’occasione di dialogare con Kizito e Gian Marco per approfondire le sfide che queste organizzazioni affrontano in Kenya, quindi una tazza di carcadè e dolci con ingredienti di produttori di commercio equo kenyoti.
Il 7 aprile del 2005 otto ragazzi di Kibera, Nairobi, hanno scelto di lasciare la strada per entrare a Ndugu-Mdogo Rescue Centre, una casa di accoglienza istituita dalla ong Amani e Koinonia Community con il sostegno di Banca Mediolanum e la collaborazione di Fondazione Mediolanum Onlus per tentare di dare una risposta concreta al fenomeno dei bambini di strada. A filmarne l’ingresso nel centro e le prime reazioni c’è Fabio Ilacqua. Dieci anni dopo, nel 2015, Ilacqua decide di tornare a Kibera per rintracciare quegli otto ragazzi e capire come è cambiata la loro vita nel corso di un decennio. La narrazione corre avanti e indietro nel tempo tra il 2005, quando è iniziato il loro percorso lontano dalla vita di strada, e il 2015, quando i ragazzi di strada ormai cresciuti guardano al loro passato, al loro presente e futuro. Tra loro c’è chi ricorda: “Non so dirvi quanto fossero orribili le notti. Perdonare e dimenticare. È stato l’inizio di una nuova vita” e chi guarda avanti: “Voglio dimostrare che il mio futuro sarà diverso dal mio passato”. Alcuni pensano ai figli da accudire, alla famiglia da mantenere, mentre per altri c’è il rimpianto di un’occasione sprecata.