LA ZES PER IL VCO IN UN DISEGNO DI LEGGE

LA ZES PER IL VCO IN UN DISEGNO DI LEGGE

La Zes per il Vco è ufficialmente un disegno di legge. La deputata di Forza Italia Mirella Cristina ha depositato alla Camera un ddl per istituire una Zona Economica Speciale nel territorio del Vco e ha illustrato oggi l’iniziativa in una conferenza stampa presso la sede del partito.  Dopo il fallimento del referendum, cresce la convinzione, peraltro espressa da tempo, che sia questo lo strumento per uscire dall’isolamento e rilanciare la provincia.

Solo un intervento legislativo di carattere strutturale – afferma Cristina – può affrontare la condizione di disagio economico e sociale del territorio. Alla base del disegno di legge c’è infatti l’esigenza di predisporre un incisivo intervento di rilancio del tessuto socio-economico del Vco, che subisce da anni la forte concorrenza fiscale della confinante Svizzera e una condizione di marginalità rispetto alle politiche di investimento della Regione Piemonte.

L’idea di base della Zes – spiega Massimo Manzini, coautore del disegno di legge – parte dal presupposto di stimolare una rapida crescita economica. Una Zes è una zona delimitata all’interno di uno Stato in cui sono applicate specifiche leggi finanziarie ed economiche, redatte con l’obiettivo di attrarre investitori stranieri che potrebbero essere interessati a produrre, scambiare e commerciare in una zona dove ricevono un trattamento di favore sia dal punto di vista fiscale e burocratico sia dal punto di vista logistico. All’interno della Zes le tasse sono ridotte e le aziende che vi si insediano pagano tariffe più basse, hanno meno oneri per le nuove assunzioni,  semplificazioni burocratiche e una forte detassazione anche per il reinvestimento degli utili delle imprese sul territorio.

Nella fattispecie si parla di riduzioni temporanee del 30 per cento per Ires e Irap, 50 per cento per Imu, Tari e oneri sociali per nuove assunzioni. Queste agevolazioni non solo favorirebbero il rilancio di un’area economicamente in via di impoverimento industriale, ma permetterebbero anche di consolidare le attività turistiche e dei comparti affini. Il disegno di legge è stato già vagliato da uno degli uffici legislativi della Camera, che l’ha giudicato ben scritto e adeguatamente coperto dal punto di vista finanziario.  A questo proposito, il costo previsto di 17 milioni annui sarebbe coperto per il primo Triennio dal fondo politiche strutturali di sostegno all’economia. Per la Zes si prevede una durata sperimentale di 10 anni con periodiche verifiche.

Nelle foto l’illustrazione del disegno di legge

 

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata.